Nei miei post troverai consigli, ma mai giudizi. Piuttosto una pacca sulla spalla. Perché, amica, amico, essere genitore è davvero il mestiere più difficile che ci sia! Vuoi conoscere la mia storia? Clicca qui
Sei stanca. Anzi, sei esausta. Vorresti tanto poterti sdraiare cinque minuti e dormire mentre il tuo bebè fa la nanna. Ma c’è un problema. Ovvero, il tuo neonato vuole dormire solo in braccio a te, addosso alla mamma. E appena cerchi di appoggiarlo in culla comincia a suonare come la sirena dell’ambulanza nel traffico di punta di Milano.
Così di giorno non dormi, perché lo devi tenere in braccio o in fascia. E di notte non dormi, perché ti fa svegliare ogni ora, o anche meno. Se sei nella situazione che ho descritto, sappi che la conosco molto bene, poiché ci sono passata anch’io. Pensa che ero arrivata a creare delle mirabolanti costruzioni di cuscini, per riuscire a tenere mio figlio in fascia, sdraiarmi un po’ e dormire. Ovviamente chiudendo un solo occhio alla volta, per la paura di schiacciarlo…
Quando anch’io raggiunsi il limite della sopportazione, cominciai a cercare un po’ in giro, provando a sommare ciò che che leggevo a qualche idea personale. Ed è stato così che mi sono inventata un metodo per riuscire a far dormire il mio neonato da solo. Siccome ha funzionato alla grande, con la massima modestia, te lo voglio proporre come una sorta di guida o un manuale di sopravvivenza. Non si sa mai che anche il tuo neonato che vuole dormire solo in braccio non riesca finalmente a dormire da solo!
Dormire da solo ma non a ogni costo!
La prima cosa che capii è che un neonato vuole dormire solo in braccio perché ha una gran paura di essere abbandonato. Infatti devi pensare che lui o lei, per quanto in apparenza poco cosciente di tutto, è invece molto consapevole della sua vulnerabilità. Quindi sentire il contatto con un altro corpo, grande e forte, lo rassicura veramente tanto. Non solo, anche sentire di essere in movimento calma le sue paure, mentre la staticità lo agita.
Quindi, per far dormire il neonato da solo devi, prima di ogni altra cosa, rassicurarlo sul fatto che c’è qualcuno con lui o lei, anche mentre sta dormendo. Quindi un concetto totalmente opposto a ciò che sostengono alcune teorie, piuttosto conosciute.
Secondo alcuni, infatti, per far dormire da solo un neonato occorre lasciarlo piangere per intervalli di tempo crescenti, senza intervenire. Ebbene, il metodo che ho attuato non ha nulla a che vedere con queste strampalate e pericolose pratiche.
Infatti, piuttosto che suggerirti di ignorare il suo bisogno di protezione, fino a trasformare la sua paura in rassegnazione, questo metodo ti porterà a rassicurare il tuo bebè. Ed è solo facendolo sentire protetto e riconoscendo i suoi bisogni che il tuo bambino crescerà sicuro di sé.
Il metodo della nanna che sto per descriverti è composto da 3 fasi. E ognuna potrebbe essere rappresentata da una sola parola:
- Osserva
- Asseconda
- Appoggia
Ma vediamole nel dettaglio, una a una, per capire come riuscire a convincere un neonato che vuole dormire solo in braccio, a dormire anche da solo.
Le 3 fasi per aiutare un neonato che vuole dormire solo in braccio, a dormire da solo
#1. Osserva
Di norma un neonato di pochi mesi sente la necessità di dormire ogni 60-90 minuti. Ed è probabile che il tuo bebè non faccia eccezione. Anche se a te sembra che il tuo neonato non voglia assolutamente dormire, soprattutto di giorno.
Il fatto è che i neonati appena nati non riescono affatto a riconoscere i loro bisogni primari. Per esempio un neonato che ha sonno e non viene “condotto” a fare la nanna nel momento giusto, finirà per percepire quella stanchezza come un malessere. E invece che addormentarsi comincerà a piangere disperatamente.
Per questo il tuo intervento è fondamentale. Infatti dovrai essere tu a riconoscere i segnali che ti invia, oppure tenere d’occhio l’orologio per controllare quanto tempo è trascorso dal suo ultimo risveglio.
Se vedi che comincia a dare segni di nervosismo, oppure a sbadigliare, o, ancora, vedi che è passata più di un’ora dall’ultimo risveglio, allora cogli la palla al balzo e fallo addormentare. Come? Passiamo alla fase 2!
#2. Asseconda
Ai neonati piace dormire in braccio, soprattutto, in movimento. Allo stesso modo non amano sentirsi soli e stare fermi.
Quindi, se per far dormire il tuo neonato decidessi di lasciarlo piangere, da solo e fermo nel suo letto, avresti finito per negare tutti i suoi bisogni in una volta sola. Forse otterresti persino un risultato, ma al prezzo di creare in lui o lei delle profonde insicurezze. Invece ciò che ci interessa è, non solo far dormire il neonato da solo, in modo da regalarti 5 minuti di relax. Ma anche arrivare a questo risultato senza lasciare segni indelebili nel suo carattere.
Allora, invece che negare i suoi bisogni, assecondali. Vuole dormire in braccio? Lascia che dorma addosso a te. Vuole che tu cammini? Allora cammina.
Ricordati, infatti, che questa è solo la seconda fase di tre. Quindi se ti stai chiedendo in che modo assecondarlo ti aiuterà a far dormire il neonato da solo, sappi che siamo solo a metà strada.
Intanto potresti dare un’occhiata a qualche strumento che ti aiuti ad affrontare questa seconda fase, con minor sforzo…
Scegli la fascia su misura per te!
Elastica, per tenere il bebè vicino al cuore
Sarà come averlo di nuovo in pancia, poterlo accarezzare, sentire il suo peso e il ritmo del suo respiro. È la fascia ideale per chi è alle prime armi. Infatti si adatta alla corporatura di qualsiasi donna e lo spazio per il bebè non deve essere regolato. Infatti grazie all’elasticità in 4 direzioni lo spazio per lui o lei è garantito!
Rigida, dalla nascita ai 20 Kg
Non ami l’idea di sentirlo troppo stretto? O pensi che lui o lei non gradirebbe? Scegli la fascia rigida. La indossi, inserisci il bebè e poi regoli l’intensità della fasciatura in base ai vostri gusti.
Inoltre la puoi usare dalla sua nascita fino ai 20 kG!
Con anello. Niente fasciature complicate, subito pronta all'uso!
Non te la senti di avvolgerti intorno fasce lunghe 4 metri, ma vorresti comunque portare il tuo bebè in tutto confort? La fascia rigida con anello è già impostata. Infatti basta passare la tela nell’anello, inserire il bebè, stringere il giusto e il gioco è fatto. La usi dalla nascita ai 20 Kg. Entra nella borsetta e la indossi in 5 minuti, ovunque.
Cerchi qualcosa di diverso? Prova con la culla a dondolo!
La culla sospesa. Il sogno di ogni bebè
Un nido in cui inserire il tuo bebè e assecondare il suo naturale bisogno di movimento, senza doverlo, per forza, portare in braccio. Realizzata al 100% in cotone organico, con un morbido materassino incluso. La appendi dove vuoi, dentro o fuori casa. E quando non serve, occupa pochissimo spazio.
#3. Appoggia
Quando lo avrai tenuto in braccio o in fascia per almeno un’oretta, allora sarà arrivato il momento per sdraiarlo sul suo lettino.
Ti stai, forse, domandando se, trascorsa un’ora, il bebè non abbia già dormito a sufficienza. E la risposta è sì. Infatti il concetto è proprio questo. Ovvero lasciare che il neonato dorma in braccio, si muova, senta che tutti i suoi bisogni sono stati accolti e lasciare, così, che si rassereni e riposi. Quando è trascorsa l’ora e lo appoggerai sul letto, è possibile che si svegli. A quel punto sarà più rilassato e, soprattutto, svegliandosi, si accorgerà di non aver dormito in braccio alla mamma, ma sul letto.
Continua a ripetere questa sequenza a ogni riposino diurno. Quindi osserva, asseconda, appoggia. E quando sentirai che il tuo neonato è pronto, invece di un’ora, potrai attendere 40 minuti, poi 20 minuti, poi 5 minuti e infine risucirai ad appoggiare il neonato in culla o sul letto appena avrà chiuso gli occhi. E stai sicura che non si sveglierà.
Tuttavia devi riuscire ad appoggiarlo nel modo giusto. E questo è un discorso a sé che puoi approfondire. Dove? Ma naturalmente su questo stesso blog!
Conclusione
Un neonato che vuole dormire solo in braccio, addosso alla mamma, è la regola e non l’eccezione. Tuttavia la stanchezza si fa sentire e può giocare brutti scherzi. Per questo cercare di far addormentare un neonato da solo è un obbiettivo che può giovare alla mamma, ma anche al bebè. Basta che venga fatto nel modo più naturale e rispettoso possibile. Infatti lasciar piangere un neonato significa tracciare un solco indelebile nel suo carattere. E nessuna madre vorrebbe farsi un pisolino al costo di crescere un figlio insicuro e pauroso.
Spero che questo metodo a 3 fasi, osserva, asseconda, appoggia, possa essere utile anche a te per convincere il tuo neonato che vuole dormire solo in braccio, a farsi una nanna in culla e lasciare dormire un po’ anche te. Perché te lo meriti!
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