Tranquilla! Quel piccolo tornado che mette scompiglio in casa, lasciando tracce del suo passaggio ovunque e che va in giro dicendo di essere tuo figlio potrebbe non rimanere disordinato per sempre! Infatti i figli disordinati si possono trasformare, nel giro di pochissimo, in adulti organizzati e super razionali!
Capisco il tuo scetticismo. Anche perché, ammesso e non concesso che questa meravigliosa utopia si realizzi davvero, non riesci a immaginare come farai a sopravvivere nell’attesa!
Infatti i giochi, come tutte le altre cose, tendono ad accumularsi. E in più, usando come punto di partenza la cameretta del bimbo, cominciano a conquistare, stanza per stanza, tutta la casa. E ogni angolo, anche il più remoto, finisce per celare qualche piccolo oggetto dimenticato. Come ad esempio quell’anello colorato che mancava alla torre di anelli colorati. O quel mattoncino da costruzione che avete cercato per mesi. Senza contare che, se si ha la malaugurata idea di camminare scalzi per casa, magari al buio, si finisce immancabilmente per inchiodarsi la pianta del piede con qualche pezzo di Lego appuntito!
Trovi che la scena descritta corrisponda in modo preoccupante a ciò che accade in casa tua? Sono anni che ti domandi come fare per convincere tuo figlio a rimettere in ordine i giocattoli? Ti lamenti con chiunque di avere un figlio disordinato e immagini il suo futuro come l’intera serie di “Sepolti in casa”?
Allora sei arrivata nel posto giusto. Infatti, sebbene questo articolo, come l’intero blog, sia dedicato ai bambini fino ai 2 anni, le strategie che ti descriverò potranno essere messe in pratica con figli disordinati di qualunque età. Magari anche con un adolescente!
Non ci crederai, ma i bambini nascono ordinati
I bambini disordinati, per natura, non esistono!
Prova a pensare: quante volte è capitato che tuo figlio piccolo ti intimasse di indossare la giacca, invece che tenerla sul braccio? O di toglierla appena entrati in casa?
Questo capita perché un bambino piccolo trova sicurezza nella ripetitività. Quindi accoglie bene tutte le abitudini che si ripresentano con regolarità. E, allo stesso tempo, non sopporta che queste vengano sconvolte, anche se di poco. Quindi, secondo questa logica, possiamo affermare che i bambini sono ordinati per natura.
E tuo figlio non fa eccezione. Di conseguenza, sfruttando questa sua naturale propensione all’ordine e alla ripetitività sarà più facile accompagnarlo a crearsi una corretta abitudine al riordino dei giochi. E, quindi, a trasformarlo da figlio disordinato a collaborativo e organizzato. Per la gioia di tutta la famiglia!
9 semplici consigli per trasformare i figli disordinati in amanti dell'ordine
#1: Con la "rotazione" i bimbi fanno meno disordine
Il primo passo per riuscire a gestire il disordine dei bimbi è sicuramente quello di avere pochi giocattoli e possibilmente non troppo piccoli. Questo non significa costringere i bambini a giocare sempre con le stesse cose. Quanto piuttosto applicare la regola della “rotazione”.
Si può, per esempio, tenere a portata di mano del bambino solo un numero ristretto di giocattoli. Ovvero quelli che sappiamo riuscirà a gestire senza fatica. Gli altri, invece, potranno essere riposti in armadi alti o, comunque, in luoghi non direttamente accessibili dal bambino.
La cosa importante è enfatizzare in positivo la rotazione dei giochi in modo che il piccolo non la percepisca come una punizione per essere stato disordinato.
Per esempio possiamo dire che alcuni giocattoli sono un po’ stanchi. Quindi, per farli riposare un po’, li mettiamo a dormire per qualche giorno. E, nel frattempo, ne svegliamo degli altri che invece si sono già riposati.
Questa, oltre a essere l’occasione per creare una bella ritualità, dà la possibilità al bambino di apprezzare i suoi giocattoli proprio grazie all’attesa.
Inoltre, se il bimbo insiste per avere uno dei giochi che “riposa” lo si può accontentare, proprio perché non stiamo infliggendo una punizione. Senza per questo interrompere il gioco della rotazione. Quindi possiamo domandargli quale giocattolo è secondo lui un po’ stanco e metterlo a “dormire”.
#2: Il disordine dei bimbi diminuisce se ogni cosa ha il suo posto
Ruotare i giocattoli che sono alla portata del bambino lo aiuterà a essere un figlio meno disordinato. Tuttavia, come è meglio disporre i giocattoli in modo che ognuno abbia un proprio posto ben preciso?
Una buona idea la possiamo ricavare dalla filosofia montessoriana che suggerisce di non usare contenitori profondi. Ma piuttosto mobili a giorno, sui cui scaffali i giochi possano essere esposti in bell’ordine. In questa maniera anche bambini molto piccoli che magari gattonano possono accedere ai loro giochi e imparare a rimetterli al loro posto. Inoltre, in presenza di figli di diverse età che condividono lo stesso spazio, i ripiani inferiori potranno ospitare i giochi del più piccolo, mentre quelli più in alto i giochi del grande. In questo modo si limiteranno il più possibile le liti tra fratelli.
La cosa importante, quando si posiziona in camera un mobiletto di questo tipo, è assicurarlo al muro. Infatti la tentazione di arrampicarsi può diventare irresistibile!
#3: Prendiamoci il tempo per rimettere i giochi a posto
Al termine di ogni fase di gioco prevediamo sempre il tempo necessario per rimettere ogni cosa al suo posto. E questo fin da quando il bambino è molto piccolo.
Quindi quando è il momento di passare da una fase di gioco alla merenda, per esempio, o alla nanna, facciamo vedere al bambino che occorre prendersi qualche minuto per sistemare gli oggetti che sono stati usati per giocare. In questa maniera sarà certamente più semplice riordinare, perché i giochi non si accumuleranno. Ma la cosa importante è che il piccolo interiorizzerà la presenza di quel tempo intermedio da dedicare al riordino.
Questa mossa fa proprio leva sulla naturale predisposizione all’ordine dei bambini. Infatti per lui o lei diventerà obbligatorio, alla fine del gioco, riporre i giocattoli al loro posto. Esattamente come è necessario che la giacca venga indossata fuori, e tolta una volta rientrati in casa.
All’inizio non importa che sia il bambino a rimettere tutto in ordine. Infatti, anche con figli disordinati già un po’ grandicelli, possiamo essere noi genitori a rimettere in ordine, lasciando che il bambino ci osservi. Quando questa azione sarà diventata un rituale consolidato, potremo coinvolgere il figlio disordinato in questione, chiedendogli di riporre a sua volta qualcosa.
L’importante è mantenere sempre un tono di voce calmo e porre la richiesta più come un invito, che come un comando!
#4: Giochiamo a riordinare
Avere a che fare con un bambino molto piccolo significa creare tante buone abitudini quasi da zero. Mentre provare a trasformare un figlio disordinato, già più grandicello, in un bambino collaborativo e magari capace di rimettere i giochi a posto in modo autonomo, può risultare più difficile. In ogni caso urlare e comandare non porterà a nulla di buono. Piuttosto, a seconda delle occasioni, potrete inventarvi un gioco legato al riordino. Questo, oltre a servire allo scopo di creare una ritualità dell’ordine in tuo figlio, contribuirà a consolidare la vostra relazione.
Per esempio le costruzioni che andranno riposte in una scatola possono essere lanciate da una certa distanza e vince chi fa più volte centro. E poi, insieme, si ripongono quelle che sono cascate fuori. È naturale che in questa maniera rimettere i giochi a posto potrà richiedere più tempo. Ma se può funzionare allo scopo, perché non farlo?
Non ci dobbiamo poi mai dimenticare che un bambino ha dei tempi di reazione diversi dai nostri. Ovvero, per fare la stessa nostra azione ci potrebbe impiegare un tempo anche 2 o 3 volte più lungo. Mio figlio, per esempio, a 2 anni può impiegare anche 15 minuti per parcheggiare la sua bicicletta. In questo caso il tuo ruolo consisterà nel rimanere in disparte e riuscire a dominare la tentazione di sistemare tutto tu in 2 nano secondi. Anche perché, in caso contrario, non avresti poi diritto a lamentarti di avere un figlio disordinato!
#5: "Quanto è bella la tua cameretta ordinata!!"
I figli imparano prima di tutto per imitazione.
E se questa regola vale per i comportamenti, anche i gusti estetici e le preferenze non fanno eccezione. Il figlio di una mamma schizzinosa, per esempio, potrebbe assumere i suoi stessi atteggiamenti. Tenendo presente questa regola, potrai scegliere quali atteggiamenti enfatizzare e quali invece controllare, in modo che i tuoi figli non li imitino
Quindi, mettiamo caso che ti sei dedicata a riorganizzare gli spazi per i giochi in cameretta. E adesso hai pochi giocattoli e ognuno al suo posto. A questo punto è arrivato il momento di guardare la stanza insieme a tuo figlio, abbassarti alla sua altezza e dire con fare soddisfatto: “Quanto è bella la tua cameretta tutta ordinata? Non ti sembra più grande? Abbiamo fatto un ottimo lavoro!”
Se lo ripeti spesso e con naturalezza potrai contribuire a far nascere in tuo figlio l’idea che bello coincide con ordinato, organizzato e pulito. L’unico rischio potrebbe essere quello di ritrovarti, dopo un figlio disordinato, un precisino rompiscatole che ti fa notare quando le cose sono fuori posto. Ovvero ciò che è capitato tra me e quella santa donna di madre:)!
#7: Bimbi e ordine: non è mai troppo presto per creare buone abitudini
Osservando un bambino di 4 o 5 mesi potremmo cadere nell’errore di credere che capisca poco o nulla. Infatti si è portati a pensare che la consapevolezza cominci a svilupparsi quando arriva il linguaggio. Ma in realtà non è così. Anzi, pensarla in questo modo è il primo passo per ritrovarsi figli disordinati che ci mandano su tutte le furie.
Parlando di ordine e disordine, quindi, è meglio impostare delle buone abitudini fin da subito. In questo modo quando avranno 2, 3, 4 anni avranno già interiorizzato l’abitudine di rimettere i giochi al loro posto, dopo averli usati.
Ovviamente bambini di 5 o 6 mesi difficilmente potranno darci una mano. Tuttavia è importante che siano presenti quando lo facciamo noi. Se prima di andare a letto ci vedono sempre mettere in ordine, loro impareranno a farlo perché semplicemente hanno assimilato il comportamento. E sarà più difficile che, crescendo, si rivelino dei figli disordinati!
#8: Dare indicazioni chiare e precise
Pensando a un bambino che gioca con il suo “parco macchinine” sul pavimento e poi, alla fine del gioco, lascia tutto lì dove ha giocato, mi viene in mente una scena. Ovvero lo sventurato adulto di turno che, camminando tranquillo per casa, non vede la Ferrari testa rossa del pargolo e ci mette il piede sopra. L’epilogo potrebbe essere una sonora caduta di schiena con conseguente corollario di imprecazioni, più o meno ripetibili.
Come prevenire una scena simile? Per esempio chiedendo al bambino di fare un’azione ben precisa alla fine del gioco. Quindi evitare di dire: “Quanto hai finito metti in ordine!”. Ma, piuttosto: “Quando hai finito di giocare, prendi tutte le macchinine e le appoggi sul tavolo”.
Quindi sostituire una richiesta molto generica, con una decisamente descrittiva e chiara. Perché, è bene tenerlo a mente, i bambini, piccoli e non solo, si trovano maggiormente a loro agio con frasi semplici e pratiche…
#9: I bambini hanno diritto a mettere in disordine
Quando si hanno dei figli che, nel tempo, mostrano di essere tendenzialmente disordinati si finisce per non accettare nemmeno che i giochi vengano presi e messi in confusione.
Però, la chiave sta nel saper gestire il momento di mettere in ordine e non difenderci a tutti i costi dal disordine. Senza contare il fatto che, proprio la presenza del disordine, ci farà apprezzare maggiormente il risultato del nostro impegno nel rimettere ogni cosa al suo posto.
Quindi lascia che tuo figlio sia disordinato, durante il gioco. Che prenda gli oggetti e li lanci. Concedigli l’opportunità di fare confusione. Poi, al termine del gioco, prendetevi il tempo per rimettere ogni gioco al suo posto. Giocate a riordinare, facendo una gara, o sistemando a tempo di musica. Poi, quando avrete rimesso in ordine tutti i giochi, fermatevi un secondo, guardatevi intorno e fatevi i complimenti!
Conclusione
I bimbi in casa portano per forza disordine, questo non ci deve né stupire, né demoralizzare. Fa semplicemente parte del loro processo di crescita e non è detto che figli disordinati diventino adulti problematici.
Detto questo non lasciarti andare al nervoso quando non riesci a tenere in ordine i giochi dei bambini. Piuttosto cerca di mettere in atto i consigli che hai letto, mantenendo sempre la calma.
Oggi funzionerà, magari domani no. I bambini non sono robot, ma esseri umani con le loro gioie e i loro dolori. Magari tuo figlio ha un suo malessere, fisico o morale. Non giudicarlo, ma accoglilo. Digli: “Se questa sera non vuoi aiutare la mamma, non importa. Stai qui con me e mi fai compagnia. Domani, se starai meglio, lo faremo insieme”.
Non dimenticare, infatti che in un rapporto equilibrato, basato sull’educazione dolce, un passo indietro indica disponibilità e non debolezza.
Pingback: Giocare con i figli: un piacevole momento educativo - Bambini in Fascia
Pingback: Il giusto spazio per stimolare un bambino di 12 mesi - Bambini in Fascia
Pingback: La cameretta per un bambino di 1 anno. 3 idee - Bambini in Fascia
Pingback: Il Piccolo Principe e la volpe: L'importanza del rito. - Bambini in Fascia