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Dentizione da latte. Come capire se piange per i dentini

Nei miei post troverai consigli, ma mai giudizi. Piuttosto una pacca sulla spalla. Perché, amica, amico, essere genitore è davvero il mestiere più difficile che ci sia! Clicca qui per conoscere la mia storia…

Quante volte capita che un neo genitore, ma anche un nonno o una zia, di fronte al pianto inconsolabile di un neonato di 5 o 6 mesi, tragga la conclusione che… “Saranno i dentini!”. L’inizio della dentizione da latte, infatti, è la prima diagnosi che viene in mente se il bambino piange in modo inconsolabile per ore. E molto spesso può anche rivelarsi giusta.

Tuttavia occorre prestare molta attenzione. Infatti, collegare automaticamente i pianti di un neonato ai dolori della dentizione, può portare un neo genitore a sottovalutare altri bisogni del proprio figlio. Soprattutto se si parla di un neonato di 2 o 3 mesi.

Fai fatica a capire, di volta in volta, le ragioni del pianto del tuo bebè? Ogni suo bisogno genera un pianto leggermente diverso. Solo conoscendo queste “sfumature” potrai arrivare a comprendere i suoi bisogni. E facilitarti la vita!

Infatti, nella maggior parte dei casi, i denti da latte fanno la loro comparsa non prima del sesto mese di vita. Quindi i dolori della dentizione e i pianti per i dentini potrebbero presentarsi dal 4° mese o anche più tardi.

Detto questo, esiste un modo per capire se un neonato di 5 o 6 mesi piange per i dentini? Fortunatamente la risposta è sì. Infatti esistono altri segnali che, insieme al pianto inconsolabile, ti avvertono che sta iniziando la dentizione da latte. La cosa importante, come sappiamo bene, è tenere a portata di mano lo strumento più potente del super genitore, ovvero l’osservazione… Oltre che un’infinita pazienza!

Il primo anno di vita del tuo bambino è un susseguirsi di scoperte e nuovi eventi. A cominciare dalla nascita, l’arrivo a casa, la prima pappa, il primo dentino,…

Non lasciare che i tuoi ricordi si confondano nel tempo. Piuttosto scrivili e conservali grazie a questo dolcissimo set in legno, certificato FSC.

Dentizione da latte nel neonato. Quando ha inizio?

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I dentini del neonato, pur essendo una delle ultime cose a comparire, sono anche una delle prime a formarsi. La genesi dei denti decidui, infatti, comincia addirittura intorno alla sesta settimana di gravidanza. Ovvero ancora prima che esista una mascella. Naturalmente non si può parlare di denti, come li intendiamo noi. Infatti ciò che comincia a formarsi è un tipo di materiale “duro” che in seguito si trasformerà nei dentini da latte.

Alla nascita i neonati già possiedono due arcate dentarie, ancora attaccate alle ossa della mascella e della mandibola. Una volta formata la radice, un dentino alla volta comincerà il viaggio verso la gengiva.

Quindi inizialmente le gengive sono vuote. Questo almeno fino al terzo mese di vita, quando è possibile che abbia inizio la dentizione da latte.

Tuttavia il periodo può variare da un bambino all’altro. In alcuni casi, infatti, già dal terzo o quarto mese di vita si cominciano ad avere segnali dell’uscita dei dentini e i pianti da dentizione. Altre volte, invece, occorre attendere anche il sesto o settimo mese per vedere la prima traccia bianca sulla gengiva. 

Inoltre, come per ogni processo, se qualcosa va storto, non è escluso che i denti da latte non si presentino affatto. Quindi se dovesse trascorrere troppo tempo, senza avere segnali di dentizione, è meglio farsi venire un dubbio e richiedere la visita di un dentista.

Come capire se piange per i dentini?

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I neonati usano il pianto per comunicarci uno qualunque dei loro bisogni. Quindi come fa un genitore a capire se il neonato piange per i dentini? Certamente occorre osservare il pianto del bebè. Ma è anche necessario conoscere gli altri segnali che rivelano l’inizio della dentizione da latte.

#1. Caratteristiche del pianto per dentizione da latte

Per prima cosa è bene conoscere le caratteristiche che può avere il pianto da dentizione. Infatti, osservare il nostro bebè mentre piange può dirci molto sul bisogno che cerca di comunicarci.

In questo caso, i dolori della dentizione da latte colpiscono il neonato a fasi alterne. E anche il pianto da dentizione avrà lo stesso schema a “ondate”. Quindi per capire se piange per i dentini osserva se le fasi di pianto acuto e inconsolabile si alternano a momenti di calma in cui il bambino tenta persino di addormentarsi.

Per abituare il tuo bebè all’igiene orale, fin da subito.

  • Un ditale in gomma massaggia gengive, per i primi mesi
  • Spazzolino con setole su entrambi i lati per spazzolare sopra e sotto in un solo gesto. Dai 6 ai 12 mesi
  • Il suo primo spazzolino, dai 12 ai 24 mesi

Se il pianto inconsolabile del tuo neonato di 5 o 6 mesi si presenta repentino e subito in fase acuta, per poi calmarsi in modo altrettanto improvviso, è facile che pianga per i dentini.

Tuttavia il consiglio è sempre quello di usare al meglio la tua capacità di osservazione. Perché non dimenticare mai che i neonati, e i bambini in genere, non sono robot. E in quanto tali non esistono regole valide per tutti. Ma solo linee guida che vanno, di volta in volta, misurate e aggiustate sul tuo bambino in particolare. Esattamente come si farebbe con un abito su misura.

#2: Altri segnali della dentizione da latte, oltre il pianto inconsolabile

Per capire se piange per i dentini è bene mettere in relazione il pianto con gli altri segnali.

Per esempio la salivazione. Infatti quando il primo dentino inizierà il suo viaggio verso la gengiva, causerà certamente al tuo neonato una salivazione molto abbondante. Quindi sarà buona cosa rifornirti di bavaglini impermeabili che ti salveranno da continui cambi d’abito.

I bavaglini normali non assorbono i liquidi. E se sei stanca di vedere il tuo bimbo appena nato sempre umidiccio, è ora di passare ai bavaglini impermeabili, grandi e assorbenti.

Questo set, in particolare, propone dei bavaglini con 2 strati esterni in cotone morbido e uno strato intermedio impermeabile.

Dai 3 mesi in su.

Inoltre il bambino mostrerà il desiderio di mordere ogni cosa. Perché sentirà che, sfregando la gengiva infiammata contro qualcosa, il fastidio si attenua. Quindi può essere una buona idea acquistare i cosiddetti “massaggia gengive“. Ovvero dei piccoli giochi in plastica morbida o legno che il bambino può manipolare e mordere all’occorrenza.

Una storia che dura dal 1961 quella di Sophie la giraffa. Il primo gioco pensato appositamente per i neonati, nei loro primi mesi di vita.

Facile da impugnare, naturale al 100% e prodotta artigianalmente con un processo che prevede più 14 operazioni manuali.

Ottima per placare i pianti dovuti alla dentizione da latte. Grazie alla sua testa e al collo lungo, capace di raggiungere le zone più interne della bocca, in assoluta sicurezza. Utile anche per stimolare gli altri sensi. Infatti premendola emette un leggero suono.

Avvicinandosi l’uscita dei primi dentini è possibile che il tuo bebè sia inappetente. Del resto anche noi, se abbiamo il mal di denti, l’ultima cosa che amiamo fare è magiare!

Inoltre le sue difese immunitarie tenderanno ad abbassarsi, per questo potrà mostrare sintomi influenzali anche accompagnati da febbre lieve. Infine, essendo più esposto ad attacchi batterici, potrebbe avere feci più liquide e acide.

#3: Guarda con attenzione le gengive

Per capire se piange per i dentini, è bene che osservi con attenzione le vere protagoniste della dentizione da latte. Ovvero le gengive del bambino. Infatti, se all’inizio le gengive sono vuote, col passare dei mesi un dente alla volta inizierà il suo viaggio e comincerà a riempirle, fino a spuntare. 

Per questo la gengiva potrà mostrarsi gonfia e rossa, nel punto in cui il dente sta “scavando” per uscire. Questo è un ottimo segnale da osservare e, certamente, il più rivelatorio in assoluto, per capire se piange per i dentini.

Purtroppo però è anche quello meno visibile in occasione dell’inizio della dentizione da latte. Infatti il primo dentino che spunterà sarà uno dei due incisivi centrali inferiori, ovvero uno dei dentini più piccoli. Quindi il “rigonfiamento della gengiva” tipico del dente che sta per spuntare, sarà certamente poco visibile. O almeno non evidente quanto l’uscita degli incisivi superiori o dei canini, per esempio.

Ordine di uscita dei dentini da latte

Per orientarti meglio, è utile conoscere la sequenza in cui escono i dentini da latte. Infatti, se i tempi possono variare da bambino a bambino, i dentini, in linea di massima, escono seguendo lo stesso ordine.

Quindi questa immagine può aiutati a individuare, di volta in volta, la zona delle gengive da monitorare, per osservare eventuali cambiamenti, prevedere l’uscita del dentino e capire se piange per i dentini.

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Pianto inconsolabile per la dentizione da latte. Cosa fare?

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Quando la dentizione da latte comincia a dare segnali, la prima cosa da fare è mantenere la calma. Infatti il tuo bebè assorbe da te tutte le emozioni che manifesti e  tende a farle proprie. Quindi avere davanti un genitore in panico finirà per mandare il tilt anche il piccolo. Così il pianto “a ondate”, per esempio, potrebbe trasformarsi in un pianto inconsolabile e continuo solo perché, ai dolori della dentizione, si aggiungerà l’ansia assorbita dall’esterno.

Quindi controlla il tono della tua voce e l’espressione facciale, oltre a garantire il massimo contatto fisico. Perché questi sono i primi strumenti a cui ricorrere se vuoi aiutare il tuo bebè ad affrontare con serenità i dolori della dentizione.

Inoltre, se il bimbo assume ancora latte materno, puoi provare a offrirgli il seno. Infatti la suzione stimola il nervo vago che è il maggior responsabile del nostro rilassamento. Quindi, ciucciando, il bambino si rilassa e riesce ad affrontare meglio anche il dolore.

Tuttavia, in caso non allattassi, puoi proporgli il massaggia gengive, o il suo ciuccio.

Se questo dovesse bastare a calmare il pianto inconsolabile da dentizione da latte, di un neonato di 5 o 6 mesi, puoi decidere di non procedere con altro. Quindi limitarti ad attendere l’ondata successiva e riproporre le stesse soluzioni.

Tuttavia è possibile che il dolore sia troppo forte e il bambino rifiuti sia il seno che qualunque altro strumento tu possa proporgli. In questo caso puoi aiutarlo a calmare il dolore alle gengive con pomate specifiche o soluzioni in supposta. Ma la regola è sempre quella di ricorrere, per prime, alle soluzioni meno impegnative e invasive per l’organismo del piccolo.

Di seguito ti propongo un breve elenco dei rimedi più efficaci per trattare e calmare i dolori della dentizione da latte.

#1: Camilia soluzione orale

Si tratta di un medicamento omeopatico in fialette monodose da spruzzare direttamente nel cavo orale del bambino. Si può acquistare in farmacia senza prescrizione medica. 

Per saperne di più leggi qui.

#2: Viburcol supposte

Anche in questo caso parliamo di un medicamento omeopatico non troppo diverso dal primo. Infatti entrambi usano lo stesso principio attivo: la Chamomilla. La composizione in supposta in certi casi rende più semplice la somministrazione, se il bambino fa resistenza ad aprire la bocca.

Per saperne di più leggi qui.

#3: Alovex dentizione gel

Si tratta di una pomata in gel da spalmare direttamente sulle gengive, massaggiando. Si consiglia di applicarla dopo i pasti o prima del sonno. In questo modo si crea una pellicola che prolunga l’effetto lenitivo del gel.

Può essere usato in coordinato con una delle due proposte precedenti .

Per saperne di più leggi qui.

#4:  Tachipirina in supposte, gocce o sciroppo

Solo in casi estremi e con la comparsa di febbre si può somministrare la Tachipirina per bambini. Questa può essere acquistata in supposte o sotto forma di gocce o sciroppo. In forma liquida la si può dosare con più precisione in base al peso del bambino.

Per saperne di più leggi qui.

Conclusioni

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La comparsa dei primi dentini da latte è un momento magico per la famiglia. Ma può anche trasformarsi in un’odissea fatta di pianti inconsolabili, in neonati di 5 o 6 mesi.

Tuttavia non bisogna mai dimenticare che il pianto, per un neonato, corrisponde al suo unico strumento di comunicazione. Per questo un genitore attento non dovrebbe mai farsi trascinare in diagnosi affrettate. Ma piuttosto osservare il piccolo e procedere come uno scienziato. Ovvero per tentativi ed errori. Infatti il pianto inconsolabile per l’inizio della dentizione da latte potrebbe non essere troppo diverso da quello per le coliche. Oppure da quello per troppa stanchezza accumulata.

Quindi quella della dentizione da latte deve rimanere una delle opzioni da prendere in esame, senza mai escludere le altre

Ma che fare se, alla fine, hai capito che il tuo neonato di 5 o 6 mesi piange proprio per i dentini? Per prima cosa cerca di calmarlo attraverso la tua stessa calma. Ovvero, con il viso, la voce e il contatto fisico. Quindi offri il seno, i massaggia gengive o il ciuccio. E infine, come ultima risorsa, delle pomate o delle supposte, meglio se omeopatiche.

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1 commento su “Dentizione da latte. Come capire se piange per i dentini”

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