Crescendo e diventando più consapevoli di loro stessi e cominciano le prime spinte all’autonomia. Perciò non è raro trovare bambini che vogliono scegliere i vestiti da soli. Siccome però genitori e figli non sempre la pensano allo stesso modo, la battaglia che ne consegue rischia di farci far tardi sulla tabella di marcia mattutina. Eppure anche in questo caso l’arredamento che scegliamo potrebbe incidere positivamente o negativamente nelle nostre relazioni familiari.
La cameretta a ponte, per esempio, è il modello più usato per arredare la stanza dei bimbi. La sua capacità di ottimizzare gli spazi è indubbia. Tuttavia tenere gli armadi sopra il letto può non essere sempre la scelta migliore.
Come può incidere la posizione degli armadi nella relazione quotidiana con i nostri bimbi? Soprattutto nell’ottica di un’educazione dolce? Come aiutare i bambini che vogliono vestirsi da soli scegliendo i mobili giusti? Soprattutto in camerette di piccole dimensioni?
Bambini che vogliono scegliere i vestiti e armadi troppo alti
La crescita di un bambino, nei primi due anni di vita, è un susseguirsi di traguardi. Il movimento, la parola, l’apprendimento per imitazione e poi la contestazione del modello appreso sono tutte fasi che lo aiuteranno a trovare la risposta a una domanda esistenziale: “Chi sono io?”.
Per questo arriva sempre, o quasi, il momento in cui un genitore si ritrova a litigare con un bambino che vuole scegliere i vestiti da solo. E molto probabilmente lo farà in una stanza arredata con una cameretta a ponte in cui gli armadi principali restano sopra il letto. Ovvero in una posizione del tutto irraggiungibile, talvolta anche per un adulto.
In uno spazio simile il margine di trattativa si riduce notevolmente e l’ultimo a decidere sarà per forza colui che riesce a raggiungere i vestiti, ovvero mamma o papà.
Questo porterà il bambino a far uscire la sua frustrazione nel peggior modo possibile: urla, pianti, calci, musi. Ovvero con ciò che comunemente chiamiamo “capriccio“.
Ma perché temiamo così tanto che i nostri figli esprimano un parere sul modo in cui vogliono vestirsi? Probabilmente perché il loro gusto nell’abbinamento di colori e forme potrebbe non soddisfare i canoni estetici a cui siamo abituati.
Tuttavia tra l’impedire che il bambino partecipi a definire il suo outfit e farlo uscire con un paio di bermuda il 15 dicembre deve pur esserci una via di mezzo. E la posizione degli armadi all’interno della stanza potrebbe aiutarci a trovarla.
La cameretta a ponte "rovesciata"
Per ottimizzare al massimo gli spazi piccoli e venire incontro alle richieste di autonomia dei bimbi basta prendere una classica cameretta a ponte e… rovesciarla!
# 1: Rovesciamo i mobili della classica cameretta a ponte
L’alternativa potrebbe essere quella di invertire la posizione di armadi e letto.
Il progetto della foto è realizzato per uno spazio di poco più di 7 mq, quindi in una dimensione piuttosto ristretta, ma non certo rara. Ed entra tutto in una parete di 305 cm.
Gli armadi, posti in basso, permettono un accesso autonomo ai bambini in modo che si sentano più padroni del loro spazio. In un certo senso anche più responsabili della stanza in cui vivono.
Spesso noi adulti pensiamo che una soluzione simile coinciderebbe con il caos totale. Ma non ci fermiamo mai a considerare che proprio dando fiducia ai nostri figli, potremmo rimanere positivamente sorpresi.
# 2: Attrezzatura interna degli armadi
Un’altra cosa che sottovalutiamo spesso è l’attrezzatura interna degli armadi. In un progetto come questo occorre studiare molto bene gli spazi interni, in modo che ogni cosa abbia il suo posto. E garantisco che uno spazio ordinato e razionale fa venire voglia di essere ordinati e razionali. Per il semplice fatto che tutto è organizzato nel migliore dei modi.
La struttura di sostegno potrebbe diventare addirittura una piccola cabina armadio, in grado di accogliere vestiti e giochi.
In questo modo ordine e razionalità renderanno la vita più semplice sia ai bambini che vogliono scegliere i vestiti che ai genitori.
# 3: Salviamo qualcosa della cameretta a ponte: un’armadio rimane “inaccessibile”
Nonostante gli spazi stretti (la parete misura 305 cm), ho cercato di mantenere un armadio a tutta altezza. Resta comunque una buona idea lasciare un contenitore non accessibile dove riporre ciò che non deve essere toccato.
Soprattutto se abbiamo deciso per la “rotazione dei giocattoli”.
# 4: La zona studio
Avendo concentrato tutto su un’unica parete, quella frontale è rimasta libera e potrà accogliere una scrivania di 60 cm di profondità. Oppure, per recuperare spazio, si potrà ricorrere a un piano pieghevole o a delle scrivanie estraibili da inserire direttamente nella struttura del letto.
Conclusione
Stanze piccole e tante esigenze spingono spesso i genitori a scegliere le camerette a ponte. Ma è la soluzione migliore? Talvolta sì, ma di certo non è l’unica.
Per i bambini che vogliono scegliere i vestiti in autonomia e genitori pronti a dargli fiducia si potrebbe optare per un rovesciamento delle funzioni. Trasformare gli armadi nella struttura di sostegno del letto.
Questa soluzione rende il contenuto degli armadi più accessibile e permette al bambino di mettersi alla prova, nella sua ricerca di autonomia. Senza contare che “dormire in alto” è il sogno di quasi tutti i bambini…basta aggiungere una protezione!
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