Nei miei post troverai consigli, ma mai giudizi. Piuttosto una pacca sulla spalla. Perché, amica, amico, essere genitore è davvero il mestiere più difficile che ci sia! Clicca qui per conoscere la mia storia…
Le giornate col tuo bebè scorrono in una routine di poppate, nanne e pianti. Ma arriva sempre un momento in cui sei lì con lui o lei e ti domandi “E adesso cosa facciamo?“. Ebbene, con molta probabilità, è proprio quello il momento migliore per proporre alcuni esercizi di ginnastica per neonati.
Infatti alcuni movimenti, semplici ma mirati, saranno molto utili al tuo neonato per cominciare a conoscere il suo corpo e le sue potenzialità. Così che, tra qualche mese, potrà provare l’enorme soddisfazione di essere riuscito a fare qualcosa da solo.
Tenere alta la testa mentre sta a pancia in giù, per esempio. Oppure rotolare in assoluta autonomia. O, ancora, strisciare…ma per questo occorrerà aspettare ancora un po’.
Insomma, gli esercizi di ginnastica per neonati che oggi ti aiutano a riempire qualche momento morto della giornata, serviranno al tuo bambino per raggiungere i suoi traguardi motori più importanti. Dal rotolamento ai primi passi.
Il papà ti sembra poco interessato al vostro bebè? Allora regalagli questo manuale. Qui il bebè è descritto come una macchina complessa. Spiega come maneggiarlo, quando portarlo in officina per fare il tagliando. E quali sono i problemi più frequenti e le risoluzioni. Un approccio tecnico e ironico per appassionare i neo papà durante i primi mesi del bebè.
Ma non solo. Infatti apprenderai una tecnica super efficace per aiutare il tuo bebè a liberarsi dei gas intestinali e porre fine ai pianti inconsolabili!
Allora vediamo insieme perché, quando, dove e cosa far fare come esercizi di ginnastica ai neonati. Per aiutare lo sviluppo dei suoi muscoli, conoscere il seme del suo carattere e costruire, fin da subito, la vostra solida relazione emotiva.
#1: Perché?
Una volta uscito dall’utero il neonato si trova a fare i conti con la forza di gravità, di cui prima ignorava totalmente l’esistenza. Ovvero scopre che il suo corpo, prima tanto leggero e fluttuante, è in realtà pesante e totalmente incapace di muoversi.
Questa rivelazione lo lascia letteralmente senza fiato ed è uno dei motivi per cui i neonati amano stare in braccio e preferiscono dormire a contatto con l’adulto.
Quindi, toccando e muovendo gli arti del tuo bambino, lo aiuti a scoprire, giorno dopo giorno, la mappa del suo corpo. E gli esercizi che farai e ripeterai con lui o lei gli riveleranno le sue possibilità motorie. Fino al punto di voler sperimentare queste potenzialità anche da solo.
Per questo una cosa semplice, come lasciare il tuo bebè sdraiato sulla pancia (Tummy Time), è già un esercizio di ginnastica per neonati di tutto rispetto e dalle infinite possibilità.
Quando siete a casa lo lavi con l’acqua. Ma fuori? Cosa c’è di altrettanto naturale, ma così pratico da essere usato ovunque? Le salviettine WaterWipes.
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#2: Quando?
Come ogni altra attività, anche gli esercizi di ginnastica per neonati vanno inseriti in una ritualità. Quindi preceduti da movimenti sempre uguali che predispongano il bambino e non lo colgano di sorpresa.
Per esempio quando hai intenzione di far fare al neonato qualche esercizio puoi predisporre lo spazio, seguendo sempre gli stessi movimenti. Quindi, invece che tenere sempre a disposizione un materassino, puoi stendere un materasso, un tappeto o una coperta, dopo averli presi, per esempio, da un armadio. La cosa importante è che i movimenti siano lenti, calmi e ripetitivi.
Può essere una buona idea, prima di preparare lo spazio e cominciare a fare gli esercizi di ginnastica col tuo neonato, anticipare a parole ciò che state per fare. Anche se non capirà le parole, la cosa importante è fermati, guardarlo negli occhi e avvisarlo che stai per stendere la coperta per fare gli esercizi ginnastica insieme. Una relazione emotiva solida e un’educazione dolce passano anche da queste piccole cose!
Quali sono le parole giuste per cominciare a costruire la vostra relazione emotiva? Come arredare gli spazi dedicati al bebè, per stimolare la sua autonomia? Quali giochi proporre per sviluppare le sue capacità?
Le risposte a queste domande le trovi ne “Il bebè montessori”. Il libro divulgativo più fedele alle teorie della nota pedagogista.
Inoltre è importante scegliere il momento giusto per fargli fare esercizi. Infatti la ginnastica per neonati non va proposta quando ha sonno, perché sarebbe troppo stanco per apprezzarla. E nemmeno subito dopo aver mangiato, perché lo sforzo finirebbe col fargli rigurgitare il pasto.
- Il tuo bambino soffre spesso di rigurgiti? Leggi qui per capirne le cause più frequenti e come limitarlo
- Il tuo neonato riesce a dormire solo in braccio a te? Oppure non vuole proprio dormire di giorno? Se vuoi riuscire a farlo dormire a intervalli regolari e, soprattutto, da solo nel suo lettino, clicca qui e segui il metodo O.A.A.
#3: Dove?
Infine l’ambiente. La ginnastica per neonati va proposta in uno spazio adeguato, ovvero stendendo a terra una coperta che isoli il pavimento e ammorbidisca la superficie. Oppure sopra un tappeto morbido dai colori tenui o in gradazioni di grigio. Infatti questo genere di abbinamenti cromatici risultano meno aggressivi per il neonato che, in questa maniera, affronterà la ginnastica con maggiore serenità.
Qualunque sia il supporto scelto, il pavimento è sempre preferibile al letto. Per prima cosa, infatti, annulla il rischio di caduta durante gli esercizi col neonato. Inoltre, spesso, la consistenza del materasso può risultare troppo morbida per questo genere di movimenti.
Ginnastica per neonati: 4 esercizi da fare fin da subito
#Esercizio 1: Tenerlo in posizione prona
Questo è l’esercizio per neonati più semplice da realizzare e il più utile in assoluto per aiutare il tuo bebè a rinforzare i muscoli di collo, schiena e braccia. Infatti mettendo il neonato a pancia in giù gli stai fornendo una nuova prospettiva da cui guardare il mondo. Quindi sarà la sua stessa curiosità a fargli venire voglia di alzare prima la testa, poi la schiena e, infine, riuscire addirittura a sollevarsi sui gomiti.
Inoltre si tratta di un esercizio in cui il tuo intervento deve essere minimo. Infatti, una volta girato il neonato sulla pancia, sarà lui o lei a fare tutto, in autonomia. Per arricchire questo semplice esercizio con qualche stimolo in più, puoi mettergli davanti uno specchio o un giocattolo colorato che attiri la sua attenzione. Tuttavia devi considerare che la vista di un neonato di 1 mese è molto appannata. Infatti il suo campo visivo è appena sufficiente a focalizzare il capezzolo. Quindi l’oggetto deve essere messo molto vicino a lui, perché lo possa vedere. Ovvero a non più di 30 cm di distanza.
Hai mai pensato di usare il cuscino per allattamento come strumento per la ginnastica del tuo bebè?
Il modello Boppy di Chicco offre un supporto ergonomico e indeformabile. Lo usi per allattare (al seno o con biberon), per accogliere il bebè nei momenti di relax e per il suo Tummy Time.
#Esercizio 2: Farlo ruotare sul fianco
A differenza dell’esercizio precedente, questo movimento prevede un tuo intervento che dovrà essere il più delicato possibile. Infatti, partendo dalla posizione supina, dovrai accompagnarlo a compiere una rotazione di 180° che lo porterà in posizione prona.
Questo esercizio può essere ripetuto più volte, facendo passare il neonato dalla posizione supina a prona e viceversa.
In questo caso lo spirito dell’esercizio è far comprendere al bambino la dinamica della rotazione. Quindi il neonato non va spostato di peso e girato. Ma piuttosto guidato in ogni singola parte del suo corpo, affinché compia la rotazione. E ogni azione dovrà essere realizzata con estrema cura. Soprattutto quando ti troverai a muovere la testa.
In pratica, partendo dalla posizione supina, sposta per prima la gambina opposta al senso del giro. Quindi, per esempio, se vuoi farlo girare verso destra sposta per prima la gambina sinistra. Porta quindi la gambina sinistra a superare la linea mediana del corpo, muovendola verso destra. A questo punto il bacino avrà a sua volta cominciato la rotazione. Il tuo compito sarà quello di accompagnare il movimento facendo ruotare schiena, spalle e testa. Naturalmente quest’ultima dovrà essere mossa con estrema cautela.
Ripetendo regolarmente questo esercizio il bambino comincia a capire la meccanica del suo corpo e gli tornerà utile intorno ai 4- 5 mesi, quando comincerà a sperimentare da solo le prime rotazioni.
#Esercizio 3: La “bicicletta”. Ovvero, l’esercizio anti-coliche
Se il tuo bebè piange spesso, non vuole mangiare perché rifiuta il seno o la tettarela. Lo metti dritto e fa il ruttino, ma le urla non cessano. Provi a farlo addormentare, anche in fascia, ma strilla ancora più forte, è possibile che abbia del gas intrappolato nell’intestino.
Infatti i neonati appena nati possono essere soggetti a questi disturbi, anche quelli allattati al seno. E la conformazione del loro corpo non li aiuta a eliminare i gas in modo autonomo.
Quindi, se il tuo bebè soffre di coliche, drizza bene le antenne. Perché stai per scoprire l’esercizio più semplice ed efficace che ci sia, per risolvere il problema, ogni volta che si presenta. Ovvero “la bicicletta”.
Posiziona il bambino a pancia in su e afferra le caviglie. L’esercizio consiste nel muovere le sue gambe come se stesse pedalando. Quindi, una alla volta, vanno piegate in modo che il ginocchio tocchi la pancia.
Se stai nutrendo il tuo bebè con latte in polvere o con latte materno tirato, è meglio usare una tettarella che limiti al massimo l’ingestione di aria.
La tettarella “Calma” di Medela simula la suzione al seno, fornisce il giusto getto di latte, non fa entrare aria nel pancino e riduce il problema delle coliche del bebè.
Soprattutto le prime volte, è possibile che il tuo neonato faccia resistenza all’esercizio e non si presti a farsi piegare le ginocchia. Quindi, per rendere l’esercizio più piacevole, basterà accompagnare il movimento con una canzoncina semplice. In questo modo la voce, la melodia e il ritmo renderanno il movimento più naturale.
Se il neonato ha appena mangiato è meglio non premere troppo le ginocchia sulla pancina, per evitare rigurgiti indesiderati. Ma se è a “digiuno” puoi premere un po’, in modo da canalizzare meglio i gas e farli uscire.
Se tu e il tuo neonato farete questo esercizio di ginnastica quotidianamente, vedrai che smetterà subito di piangere e comincerà a sorridere, appena gli afferri i piedini. Garantito!
#Esercizio 4: La "palestrina"
Nei primissimi mesi di vita un neonato non è in grado di fare grandi movimenti. Al massimo può seguire gli oggetti in movimento con gli occhi e cercare di afferrarli. Su questo si basa il concetto della “palestrina”. Altro non è che una sorta di cavalletto a cui sono appesi degli oggetti. Il bambino, sdraiato sotto al cavalletto, vede gli oggetti che si muovono sopra di lui, li segue con gli occhi e tenta di afferrarli.
E un prezzo decisamente conveniente.
Dona al tuo bebè un’attività che lo coinvolga e stimoli la sua autonomia fin dai primi mesi di vita.
E se vuoi qualche gioco in più, ti basterà aggiungerne di nuovi o variarli nel tempo. E il tuo bebè non si annoierà mai!
Queste palestrine si possono acquistare, ma anche fare in casa con oggetti di uso comune. Sono una buona idea per far trascorrere del tempo al bambino e stimolare il suo coordinamento occhio-mano. Tra tutte le proposte possibili, quelle che si sono dimostrate più efficaci sono certamente le “Giostrine montessoriane“. Infatti sono in grado di occupare un neonato anche per 10-15 minuti consecutivi!! E si possono fare in casa, senza essere degli esperti artigiani.
Conclusione
Abbiamo visto come far fare esercizi di ginnastica ai neonati abbia più di un lato positivo. Infatti far fare esercizio a un neonato di 1 mese lo aiuta a prendere confidenza con le parti del suo corpo, facendogli anche scoprire le sue potenzialità. Inoltre trascorrere del tempo col neonato, mentre è impegnato in qualche sfida, ti permette di osservarlo e scoprire, con estremo anticipo, molte sfaccettature del suo personale carattere.
Infine la ginnastica per neonati è un modo divertente di passare del tempo insieme col bambino. Infatti la routine dei primi mesi è un po’ sfiancante, quindi inserire delle attività che non siano solo allattarlo, farlo addormentare e cambiargli il pannolino può essere stimolante anche per te, neo-mamma.
Senza contare che il neonato può fare ginnastica anche col papà. E questa è una maniera per coinvolgerlo maggiormente in una fase della vita del piccolo che, per gli uomini, può risultare poco interessante.
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