Con i figli piccoli noi mamme siamo sempre alla ricerca di nuove attività da proporre. Ma se con i bambini appena nati dobbiamo necessariamente inventarci modi per occupare il tempo, quando cominciano a crescere possiamo lasciare a loro l’iniziativa di trovarsi qualche attività interessante. In quest’ottica la casa diventa il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi o giù di lì. Infatti esplorare, sperimentare e scoprire sono dei veri e propri bisogni per i bimbi quando cominciano a conoscere le loro nuove capacità motorie. E la casa racchiude un numero considerevole di attrazioni e spunti per mettersi alla prova.
Il più delle volte però la casa non è a misura di bambino, quindi bisogna lavorarci un po’ su. Sicuramente dal punto di vista della sicurezza, ma non solo. Infatti spesso le cose più attraenti agli occhi dei bambini di 12 mesi e più sono proprio quelle che di solito vengono interdette. Tuttavia con la giusta preparazione gli si potrà concedere di fare anche qualcosa di “pericoloso”.
Ma come fare per rendere la casa il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi e più? Quali sono le attività che potranno stimolarlo di più? Vediamo assieme il decalogo di questa trasformazione…della casa, ma anche del nostro modo di pensare.
Creare il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi e più in 10 mosse
#1: Permettergli di salire e scendere le scale, anche da solo
Quando in casa ci sono delle scale e dei bambini piccoli il dramma è sempre dietro l’angolo. Per questo occorre metterle in sicurezza, schermandole con un cancelletto. Tuttavia possiamo tentare qualcosa in più per stimolare sia l’attenzione che l’equilibrio di un bambino che ha da poco cominciato a camminare.
Infatti potremmo chiudere il cancelletto solo quando non abbiamo modo di guardarlo e, per il resto del tempo, lasciarlo aperto. In questo modo sfrutteremo la presenza delle scale per sviluppare il suo senso di prudenza.
Questa mossa è certamente più azzardata e occorre stare molto attenti. Tuttavia è importante che il bambino non venga solo protetto dal pericolo, ma anche accompagnato a conoscerlo.
Quando comincia a muovere i primi passi, lasciamo che il bimbo salga e scenda le scale a piedi il più possibile. Il nostro ruolo sarà quello di accompagnarlo in questa scoperta, esponendolo a un “rischio controllato”.
Le prime volte partiremo tenendogli entrambe le mani, in modo che cominci ad acquisire sicurezza. Quando vedremo che il movimento diventa più fluido, ridurremo la presa a una mano sola. Noteremo subito che le prime volte tenderà a perdere l’equilibrio. Questo non deve spaventarci, perché la nostra presa non lo farà cadere. Tuttavia lui proverà un minimo di vertigine e la sensazione della caduta, in modo da acquisire consapevolezza e prudenza.
Un altro passo potrà essere quello di insegnargli a scendere le scale stando seduto. Ovvero sedendosi su un gradino alla volta. Questa maniera è la più sicura per permettere a un bambino ancora piccolo di affrontare la discesa in autonomia. Naturalmente il genitore dovrà sempre essere presente. Soprattutto quando il bambino avrà sviluppato maggiore sicurezza. Perché questo lo renderà necessariamente meno prudente.
#2: Non posizionare arredi sotto le finestre
L’altezza da terra delle finestre per legge non può essere inferiore a 1 metro, proprio per ragioni di sicurezza.
Quando posizioniamo gli arredi ci viene spontaneo sfruttare ogni centimetro libero, compreso il muro sotto le finestre. Tuttavia, in presenza di bambini, questa scelta aumenta il rischio di caduta.
Letti , divani, ma anche panche o mobili bassi: tutto ciò che può essere “scalato” non deve essere posto al di sotto delle finestre. Perché lo spazio giusto per bambini di 12 mesi o giù di lì deve prima di tutto essere sicuro.
#3: Fissare al muro i piccoli mobili che potrebbero ribaltarsi
Librerie basse, scarpiere, piccoli contenitori sono attrazioni incredibili per i bambini in esplorazione. E la tentazione di salirci sopra può essere irresistibile. Spesso però il rischio non sta tanto nella scalata (specie se li abbiamo educati al senso di caduta), quanto nel rischio di ribaltamento del mobile stesso. Per questo è una buona abitudine assicurare al muro i piccoli arredi, usando viti e fisher adatti.
Se il mobile non è predisposto a questo genere di fissaggio, e dobbiamo farlo da soli, badiamo a scegliere un punto solido per posizionare le viti. Lo schienale da 2 mm, per esempio, potrebbe non essere il posto giusto.
#4: Prevedere delle occasioni di “scalata” sui mobili che lo consentono
Detto questo, non tutti, ma buona parte dei bambini apprezzano il fatto di potersi arrampicare su qualcosa. In questo caso il nostro compito non è quello di bloccarlo per paura che si faccia male, ma piuttosto mostrargli come si sale e come si scende in sicurezza.
Quando era piccolo lo facevamo ruotare sul fianco affinché imparasse il movimento (se ti sei persa l’articolo, leggi qui), e ora occorre fare la stessa.
Inizialmente va osservato per capire dove vuole arrampicarsi . Una volta individuato l’oggetto in questione, e stabilito che non costituisce un pericolo per lui, lo guideremo nella sua prima scalata. Gli afferreremo una gambina, poi l’altra, insegnandogli il movimento più sicuro per arrivare al suo obbiettivo. Probabilmente sarà il nostro bambino a stupirci, talvolta mostrando più prudenza di quanto ci aspetteremmo!
Sebbene questa scelta possa inizialmente spaventarci, in realtà ci aiuta a trasformare gli ostacoli in opportunità. In questa maniera la casa diventerà il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi e dintorni. E la nostra guida non potrà che far bene alla loro autostima.
#5: Acquistare arredi in materiali non fragili (vetro) e con spigoli smussati
L’ideale, quando acquistiamo un mobile o un complemento d’arredo sarebbe quello di considerare che non presenti spigoli vivi. Tuttavia sono sempre più rari quelli in commercio, perché produrli costa di più.
In questo caso possiamo ricorrere ai paraspigoli in plastica che, pur essendo poco eleganti, metteranno al sicuro molte piccole teste.
Stessa cosa per i complementi in vetro. Potendo scegliere è meglio evitare di acquistarli o lasciarli momentaneamente in un altro spazio, non accessibile per il piccolo.
#6: Lasciare i mobiletti della cucina aperti e permettere ai bambini di esplorarli
I mobiletti bassi della cucina e i cassetti sono il tormento di genitori e l’attrazione fatale dei bimbi piccoli. Per chiuderli si va dai semplici meccanismi comprati su Amazon, fino ai bastoni infilati nelle maniglie. Ma perché non lascarli aperti?
Gli oggetti del nostro quotidiano sono dei veri e propri tesori agli occhi dei bambini. E i mobili bassi della cucina sono delle “scatole magiche” capaci di attrarre la loro attenzione per ore. Allora propongo una cosa: svuotiamo i mobiletti bassi di tutto ciò che è pericoloso e fragile e riempiamoli con quello che può essere manipolato senza rischio. Scatole in plastica, contenitori con tappo a vite, utensili vari (senza lame, ovviamente). Ma anche pentole, padelle, teglie in silicone, tovagliette all’americana, mestoli, cucchiai, colini,…
Quando abbiamo un’oretta libera, sediamoci sul pavimento con loro, apriamo le ante dei mobili e guardiamoli esplorare. In questo tempo i bimbi avranno soddisfatto la loro curiosità e noi avremo trascorso un po’ di tempo a giocare con loro.
Con questa mossa la cucina diventerà il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi e più. Perché non si limiteranno solo a toccare gli oggetti, ma anche a creare interazioni tra di loro, ad aprirli, chiuderli, infilarli l’uno dentro l’altro, eccetera.
#7: Inserire negli spazi a giorno più bassi solo oggetti che possono essere buttati a terra.
Sempre per stimolare bambini di 12 mesi e più consiglio di dedicare a loro alcuni degli spazi a giorno. Per esempio i primi tre ripiani della libreria, o il vano aperto sopra le ante del mobile porta tv. Oppure il mobiletto basso in ingresso. Tutti questi spazi non vanno svuotati, ma usati per mettere oggetti che possono cadere a terra senza arrecare danni.
Infatti l’esistenza della forza di gravità è una scoperta eccezionale per un bambino e poterla sperimentare tutte le volte che vuole, senza il rischio di essere richiamato, è un vero lusso.
Anche in questo caso gli oggetti non devono essere necessariamente i suoi giocattoli. Infatti le cose che noi adoperiamo quotidianamente hanno un fascino particolare ai loro occhi. Naturalmente è meglio ridurre al minimo il numero di questi oggetti, in modo da rendere più veloce il riordino.
#8: Piante e vasi? Meglio non tenerli a portata del cucciolo…ma giocare con la terra perché no?
Anche il pollice verde è un hobby che occorrerà dosare. Per quanto il contatto dei bimbi con la terra sia da incoraggiare il più possibile, è meglio che questo non avvenga in casa.
Vasi di terriccio da svuotare sul pavimento o foglie e fiori da strappare sono attività troppo seducenti perché un bambino possa rinunciarci per paura di essere rimproverato.
Tuttavia anche questo può trasformarsi in un’attività indoor capace di stimolare bambini di 12 mesi e più. Di tanto in tanto possiamo stendere a terra un telo di plastica e mettergli a disposizione vasi di diverse dimensioni pieni di terriccio. E lasciare che esplori le 1000 possibilità di questo semplice gioco. Travasare, sporcarsi, mangiare la terra, la sua fantasia probabilmente non avrà limiti.
#9: Arredare la cameretta con mobili accessibili
Spesso le stanze dei bimbi vengono arredate con le camerette a ponte che non sempre sono la soluzione migliore (se vuoi scoprire perché leggi questo articolo). Superati i due anni non è raro che i bimbi richiedano di scegliere i loro vestiti in modo autonomo. Mobili accessibili e una divisione razionale degli spazi interni, potrà accompagnare il bimbo in questa nuova esperienza. Inoltre sarà uno stimolo enorme all’autonomia e, sistemando questi spazi con anticipo, abitueremo il nostro bambino a vederci interagire con essi anche fin dai 12 mesi. E come sappiamo bene l’imitazione è il mezzo educativo più efficace in assoluto.
#10: Togliere i tappeti dal bagno e lasciarlo giocare con l’acqua
Anche la scoperta dell’acqua corrente può diventare un gioco irresistibile e, in mancanza di tappeti, uno straccio e un po’ di tempo basteranno per asciugare qualche schizzo sul pavimento. Infatti anche il bagno può essere il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi e più. Lasciarli nudi e permettergli di accedere all’acqua corrente trasformerà il bagno in un acqua park…di tanto in tanto.
Magari sarà possibile farlo prima del bagnetto o in corrispondenza di qualche cambio pannolino in cui abbiamo più tempo.
Un’altra cosa che può aiutarci in questo gioco è scegliere mobiletti del bagno sospesi. In questo modo l’acqua non stagnerà sotto gli zoccolini e non rischierà di fare danni.
Conclusione
Come abbiamo visto creare il giusto spazio per stimolare bambini di 12 mesi e più non è poi così difficile. Sarà sufficiente guardare la nostra casa con i suoi occhi.
Infatti ciò che per noi è un contenitore per lui può diventare uno scrigno magico. E un comodo divano è in realtà una vetta irraggiungibile e affascinante da scalare.
Normalmente siamo portati a reagire con un “NO!” secco, quando cerca di fare qualcosa che a noi sembra pericoloso o fastidioso. Tuttavia l’educazione dolce ci consiglia di riflettere un attimo e metterci nei loro panni. Se lo facessimo scopriremmo quanto sia affascinante la nostra casa e di come, da sola, possa sostituire egregiamente 1000 giocattoli.
Forse così impareremmo ad apprezzare il fatto che in fondo un bambino ha meno bisogni materiali di quanto crediamo…