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Cambiare il pannolino a un neonato è forse una delle cose più facili che un neogenitore deve imparare a fare. Ma quando il bambino tocca il traguardo dei 2 anni? Il cambio pannolino diventa impossibile e prima di cominciare a pensare a come toglierlo, arriva un momento in cui ti chiedi “Come cambiare il pannolino se il bambino non sta fermo?”. Oppure come non far piangere disperatamente il mio bimbo quando si cambia il pannolino?
Tagliato il traguardo dei 12 mesi, infatti, un bambino ha già conquistato una discreta autonomia. I muscoli delle gambine sono abbastanza forti da permettergli di alzarsi in piedi e muovere i primi passi. E magari gironzola già per casa con quell’andatura al contempo decisa e impacciata. Inoltre, intorno ai 2 anni i bambini cominciano a sviluppare una prima coscienza di sé stessi. Ovvero capiscono di non essere tutt’uno con mamma e papà, ma persone autonome capaci di dire “No!”. Così attività di routine che si sbrigavano in 5 minuti diventano delle odissee senza fine. Per esempio il momento della pappa o della nanna si complicano. E il cambio pannolino diventa impossibile.
Dopo innumerevoli sforzi ti verrebbe voglia di lasciare il tuo pargoletto nudo. Tuttavia farlo quando ha 15 o 16 mesi non è la scelta migliore. Allora come cambiare il pannolino se il bambino non sta fermo? Quali sono le strategie attuare e cosa evitare per non far piangere un bimbo al cambio pannolino?
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Dimenticavo, il cervello dei bambini è pura intelligenza emotiva… hai voglia di saperne di più?
Tanta voglia di mutandine...
Tutto sommato l’intolleranza verso il pannolino può avere anche degli aspetti positivi. Col suo rifiuto tuo figlio ti sta comunicando che portare quel mutandone imbottito è scomodo. E che il momento di cominciare a pensare di toglierlo potrebbe essere più vicino di quanto credi.
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Tuttavia i primi pianti e i rifiuti durante il cambio pannolino possono arrivare già intorno ai 12-18 mesi. Quindi tu e il tuo bambino dovrete necessariamente affrontare molti altri cambi pannolino. La cosa importante è riuscire a trasformare un cambio pannolino impossibile, con il bambino che non sta fermo, scappa o piange, in un cambio pannolino sereno.
Per riuscirci ho 4 consigli da darti e che potranno aiutarvi ad affrontare la routine del cambio pannolino con meno stress.
4 consigli per cambiare il pannolino se il bambino non sta fermo
#1: Evita di implorare, perdere la calma e promettere
Durante un cambio pannolino impossibile, dire frasi del tipo “Ti prego stai fermo!”, “Ti supplico, ho quasi finito”,… non è una buona idea. Soprattutto perché, dicendole, è possibile che tendi ad assumere un tono implorante. In questo modo la tua fermezza viene meno. E lui, o lei, leggendo la tua insicurezza, tenderà a riproporre lo stesso ostinato rifiuto. Magari prendendoci gusto.
Allo stesso modo corrergli dietro, urlargli di fermarsi, afferrarlo e immobilizzarlo non faranno che irritare il bambino. E alla lunga il suo carattere finirà per modellarsi intorno a questa esasperazione. Soprattutto se si tende ad assumere questo atteggiamento, non solo durante i cambi pannolino in cui il bambino non sta fermo, ma in ogni occasione in cui il bambino si rifiuta di fare qualcosa.
Rispondere alla rabbia con altra rabbia viene naturale. Ma è la reazione in assoluto meno utile per risolvere una tensione con i bambini.
Con cosa sostituire le urla? Leggi i consigli pratici di una mamma pedagogista. E scopri un nuovo modo di comunicare con i tuoi figli. Dai terribili 2 in poi.
Infine fare promesse a un bambino di 15 mesi non serve per il semplice fatto che non comprenderà molto di ciò che dici. Tuttavia tu e il tuo bambino vi abituerete a questa modalità. E quando arriverà a toccare i 2 – 3 anni potresti ritrovarti a gestire, non più dei cambi pannolino impossibili, ma dei capricci esasperanti e continui.
Senti che stanno arrivando i “Terribili 2“? O ci sei già dentro e ti chiedi come gestirli in modo efficace?
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#2: Abolire il fasciatoio, il letto e qualunque superficie sopraelevata
Tra i consigli su come cambiare il pannolino se il bambino non sta fermo, non può mancare una considerazione sull’uso del fasciatoio. Infatti utilizzarlo come superficie con un bambino più grande è del tutto controproducente. E lo stesso discorso vale per il letto, il divano o il tavolo. Ovvero qualunque superficie che sia stretta e rialzata rispetto al suolo.
Per non far piangere un bimbo quando si cambia il pannolino, infatti, è meglio fare il cambio pannolino seduti a terra o su una coperta. In questo modo, se il piccolo vorrà scorrazzare libero, lo potrà fare in sicurezza. Certamente il tempo del cambio si allungherà (rischiando qualche incidente di percorso). Tuttavia soddisfare il suo bisogno di libertà tornerà utile anche a te. Perché?
- Lasciarlo scoperto per un po’ aiuterà il sederino ad asciugarsi meglio dopo il lavaggio. In questo modo riduci le irritazioni e l’uso di creme.
- Farlo sfogare per qualche minuto lo renderà più propenso a tornare in posizione e stare fermo durante il cambio pannolino.
- Il piccolo consoliderà la certezza che senza il pannolino si sta meglio. E questo ti tornerà molto utile quando verrà il momento di toglierlo.
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#3: Riportarlo in posizione di cambio accompagnandoti con una canzoncina, sempre la stessa
Dopo un po’ di giri arriva il momento di riprendere le fila del discorso. Per non fare a meno del rito e predisporre il piccolo a ciò che sta per accadere, puoi ricorrere alla musica. Pesca tra le canzoncine che conosci e scegline una da collegare sempre al momento del cambio pannolino. Questo, oltre a predisporre il piccolo, servirà a te per mantenerti serena. Perché se sei impegnate a cantare non potrai implorare, perdere la calma o promettere.
Cantare è un ottimo modo per calmare un bambino, in ogni occasione. Perché la voce della mamma, unita alla melodia, sono un balsamo per la sua giovane anima!
A volte, per ottenere il massimo dal rapporto con i nostri figli, basta usare le parole giuste.
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#4: Fare il cambio pannolino stando in piedi
Questo è l’ultimo consiglio che ti posso dare su come cambiare il pannolino se il bambino non sta fermo. E deriva dalla tradizione montessoriana, ovvero dalla ricerca più avanzata su come crescere bambini autonomi.
Se il tuo bambino ha già toccato i 2 anni, è possibile che non ami essere sottoposto alle stesse abitudini di un neonato. Quindi continuare con i cambi pannolino da sdraiati potrebbe essere controproducente. Piuttosto prova a proporgli un cambio pannolino in piedi. Per farlo, puoi continuare a usare i classici pannolini, oppure passare ai pannolini a mutandina.
Inoltre, per non far piangere il tuo bambino quando cambi il pannolino, può essere una buona idea enfatizzare in positivo l’aspetto della crescita. Quindi dire: “Adesso sei cresciuto, sai stare in piedi, sai correre. Non dobbiamo più mettere il pannolino sdraiati. Sei contento?”. Oppure: “Adesso puoi aiutare la mamma a cambiarti il pannolino, perché sei cresciuto e vuoi fare da solo!”.
Insomma, valorizzare queste sue nuove capacità, di cui lui o lei va molto fiero, piuttosto che vederle come un problema.
Ma cos’è la disciplina positiva? Si tratta di un metodo controintuitivo ed efficace per riuscire a coniugare fermezza e gentilezza con i bambini.
L’obbiettivo è quello di crescere bambini più responsabili e autonomi, in grado di trovare, da soli, le soluzioni ai loro piccoli e grandi problemi. Come fare? Segui i consigli di Jane Nelsen…
Eccoci arrivati al termine del nostro viaggio su come cambiare il pannolino se il bambino non sta fermo.
Abbiamo capito che un bimbo arrivato ai 15-16 mesi non è più un neonato, ma comincia ad assaporare l’ebrezza di essere una persona autonoma. E questo lo porta inevitabilmente a contestare ciò che fino al giorno prima accettava senza fiatare.
Così il cambio pannolino diventa impossibile. Il bambino piange, si dimena o tenta di fuggire. E questo rito obbligato diventa una battaglia contro manine, piedini, e gambine che non ne vogliono saperne di stare fermi.
Abbiamo anche visto come il tuo atteggiamento e un ambiente adatto possono fare la differenza. Ma soprattutto, per evitare che il tuo bambino pianga a ogni cambio pannolino, è necessario riconoscere e accettare i suoi bisogni. Fare da solo, per esempio, oppure distinguersi da un neonato e fare il cambio in piedi, piuttosto che sdraiato. O, ancora, assaporare la libertà e fuggire per un po’, tutto nudo, per la stanza.
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