Cosa deve sapere una futura neomamma sui bambini appena nati

Cosa deve sapere una futura neomamma sui bambini appena nati

9 mesi servono per creare una nuova vita che sta per nascere, ma anche per trasformare una donna in una mamma. Infatti durante una gravidanza c’è gioia e attesa, ma anche incertezze, domande e tanta voglia di essere rassicurata. E più si avvicina la scadenza, più una donna desidera scoprire cosa l’aspetta. Ecco perché vale la pena informarsi su cosa deve sapere una futura neomamma sui bambini appena nati.

Sebbene l’elenco potrebbe essere infinito, ho scelto le 8 cose che è bene conoscere fin da subito per arrivare preparate al tanto atteso incontro col nostro bambino.

I primi punti di questa lista contengono le cose più “serie” che una neo-mamma deve conoscere e su cui c’è ancora molta disinformazione. La lista continua con cose più curiose e la numero #8 farà addirittura sorridere!

Allora vediamo cosa deve sapere una futura neomamma sui bambini appena nati.

Le 8 cose che deve sapere una futura neomamma sui bambini appena nati

#1: I bambini appena nati piangono tanto

Detto questo, può venire da pensare: “Un tantino banale per cominciare un articolo, non trovi?”. La risposta è no. Perché non basta sapere che i neonati piangono, ma occorre anche sforzarsi di capirne le ragioni, al di là di pericolose teorie.

Infatti è ancora forte la convinzione che il pianto di un bambino appena nato serva per strumentalizzare la madre. Ed è ancora più forte l’idea che lasciarlo piangere, almeno un po’, lo renderà autonomo più in fretta. Tutto questo è falso e pericoloso. 

Quindi una delle cose che una futura neomamma deve sapere sui bambini appena nati è che non piangono per strumentalizzarla. Ma piuttosto per un bisogno che non possono esprimere in un’altra maniera.

Sta a noi genitori cercare di capire quale sia questo bisogno e porvi rimedio. Gli strumenti che abbiamo sono 2: l’osservazione e la sperimentazione. Ovvero ci troveremo a tentare diverse strade, prima di arrivare a capire quale sia questo benedetto bisogno. Ma alla fine ce la faremo!

#2: A un genitore può venire la tentazione di scuotere suo figlio appena nato

Molti reparti di ostetricia espongono manifesti in cui si mettono in guardia i genitori sui rischi dello scuotimento. Vedendoli potremmo pensare che quel messaggio non è rivolto a noi, perché non saremmo mai capaci di fare una cosa simile. Tuttavia il tempo passa e lo stress aumenta. Così ci si accorge di quanto questa tentazione sia veramente trasversale. 

Infatti di fronte all’ennesimo pianto inconsolabile di cui non si capisce la ragione può venire quasi spontaneo scuotere il bambino. Per nervosismo, senso di impotenza, oppure per rabbia. Perché talvolta il pianto continuo e incessante può mettere a dura prova i nervi di un genitore.

Per questo, oltre a mantenere la calma, non bisogna mai dimenticare che quel pianto nasce  sicuramente da un malessere che il nostro bambino non può comunicarci a parole.

#3: Non lasciare mai il neonato solo sul fasciatoio o sul letto

Nella mia stanza dell’ospedale era appeso un piccolo foglio plastificato, proprio di fronte al letto. Su uno sfondo azzurro era disegnato un bambino che si buttava col paracadute. E sopra questa scritta: “Io ho il paracadute, ma tuo figlio no! Non lasciarlo da solo sul letto!”.

Spesso una neomamma può sottovalutare questo pericolo, almeno nei primi mesi, perché sembra che un bambino appena nato non possieda le capacità motorie necessarie a combinare un danno. Ma purtroppo non è così.

Infatti, se è vero che possiedono una mobilità molto limitata, è anche vero che talvolta basta per essergli fatale. Per esempio potrebbe rischiare il soffocamento finendo sotto le copertine, oppure riuscire a cadere dal fasciatoio o dal letto. Quindi non va mai perso di vista!

#4: Come si presenta la prima cacca di un neonato?

Con la nascita di un neonato si comincia un lungo percorso di studio delle feci. Ha fatto la cacca? Che colore hanno? Che odore hanno? Che consistenza? Ne fa poca? Ne sta facendo troppa! Non la fa da un po’…ci sarà da preoccuparsi?

Il primo approccio avverrà quasi sicuramente in ospedale, quindi saranno le ostetriche a tranquillizzare una neo-mamma sul fatto che le prime cacche sono nere.

Queste feci vengono chiamate “meconio” e sono gli scarti di ciò che ha assimilato nell’utero. Il meconio infatti verrà espulso nelle prime 3 evacuazioni. Successivamente si avranno delle “feci di transizione” e infine arriverà la sua cacca definitiva.

L’aspetto di quest’ultima potrebbe variare leggermente rispetto al tipo di alimentazione, se latte materno o in formula. Tuttavia le feci si presenteranno cremose, con alcuni punti più formati e di color senape.

Quando poi sarà il momento di introdurre il cibo solido, anche le sue feci assumeranno via via un aspetto più “familiare”.

#5: Aiuto! Il mio bambino è stitico!

Come ho già anticipato nel punto precedente, la cacca diventerà un tema centrale nella vita di una neomamma. Tanto la sua presenza, quanto la sua assenza.

Infatti la mancata evacuazione in un bambino appena nato può creare notevole stress. Tuttavia il più delle volte non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Infatti un neonato allattato esclusivamente al seno potrebbe fare 3 pannolini di cacca al giorno, oppure richiedere anche 10 giorni prima di farla.

Altro discorso per il latte artificiale. Questa formula è meno digeribile, quindi un neonato potrebbe andare di corpo intorno alle 3 volte a settimana.

Se questo termine non dovesse essere rispettato alla lettera, occorre osservare altri segnali, prima di decretare che il bambino è stitico.

  • La consistenza delle feci: se sono morbide non c’è nulla da preoccuparsi. Se restano dure invece occorre prestare più attenzione.
  • Il bambino è irritabile e piange più del solito?
  • La pancia si presenta dura  al tatto?
  • Ha perso appetito?
  • Ci sono segni di sangue nel pannolino?

#6: Le prime pipì lasciano dei segni rosso chiaro nei pannolini

A prima vista queste macchie possono sembrare sangue e creare non poca agitazione in una neo-mamma. In realtà non si tratta affatto di perdite ematiche e sono tutt’altro che preoccupanti.

Infatti è fisiologico che le pipì dei primi giorni lascino dei segni rosa-arancione-rossastro che sono probabilmente dovuti ai cristalli di acido urico e altri sali presenti in eccesso.

Quindi tra le cose che una futura neomamma deve sapere sui bambini appena nati è che quei segni rossi nel pannolino non sono sangue. E che spariranno nel giro di una settimana.

#7: Può passare qualche giorno prima di avere una pipì regolare

Per i primissimi giorni esistono in commercio pannolini con l’indicatore di pipì, ovvero una striscia colorata che cambia tonalità se viene bagnata.

Ricordo che i primi giorni in ospedale dovevo registrare su una tabella tutto ciò che riguardava il bambino: orario poppata, cambio pannolino e se aveva fatto o meno pipì e cacca.

E quando quella riga centrale non cambiava colore entravo nel panico. In realtà i neonati possono ritardare anche di qualche giorno la pipì. Questo è dovuto al tipo di allattamento scelto.

Infatti se si è deciso per un allattamento al seno esclusivo la cosiddetta “montata lattea” arriva solo dopo 4 o 5 giorni di suzione continua da parte del bambino. Mentre il primo liquido, chiamato “colostro”, seppur ricco di nutrienti, non è molto abbondante. 

#8: I bambini appena nati possono essere un po' "bruttini"

L’iconografia classica del neonato ci mostra cucciolotti rosei dalle deliziose fattezze. Talvolta però la vista di un bambino appena nato può lasciarci a dir poco perplessi.

Infatti potrebbe presentare una pelle rugosa, da farlo somigliare a un vecchietto. Oppure potrebbe avere il corpo o addirittura il viso coperto di peli.

Se invece è glabro la completa assenza di ciglia e sopracciglia gli doneranno un aspetto vagamente “anfibio”.

Quindi l’ultima cosa che una futura neomamma deve sapere sui bambini appena nati è che tutti questi “difetti” sono passeggeri, quindi non c’è da preoccuparsi.

 

Conclusione

Abbiamo visto quali sono le cose che una futura neomamma deve sapere sui bambini appena nati. Alcune sono veramente importanti, altre sono delle curiosità e l’ultima serve a farci sorridere, ma non solo.

Infatti anche l’aspetto contribuisce alla nascita del senso di attaccamento di una mamma verso suo figlio. Quindi un’estetica diversa da come ce l’aspettiamo potrebbe addirittura ritardare un sentimento che crediamo istintivo.

In questo caso, ma anche in altri, una neomamma non deve spaventarsi se non sente subito l’amore incondizionato per suo figlio. La relazione è appena all’inizio e ha bisogno di tempo e cure per crescere, da entrambi i lati.

E anche i papà, che a volte ci appaiono distaccati, quasi disinteressati, non devono preoccuparci. Infatti anche loro hanno bisogno di tempo, il più delle volte richiedono addirittura 6 o7 mesi…

2 commenti su “Cosa deve sapere una futura neomamma sui bambini appena nati”

  1. Pingback: Tutto quello che una neomamma deve sapere sull'allattamento al seno -

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