Nei miei post troverai consigli, ma mai giudizi. Piuttosto una pacca sulla spalla. Perché, amica, amico, essere genitore è davvero il mestiere più difficile che ci sia! Clicca qui per conoscere la mia storia…
Cosa si nasconde dietro un bimbo di 2 anni che non parla ma capisce tutto? Questo è l’interrogativo che, come te, assilla tanti genitori. Ovvero l’obbiettivo di comprendere, una volta per tutte, se il loro piccolo è solo un bimbo un po’ pigro a parlare o se nasconde qualcosa di più grave.
In questa condizione, la prima cosa che imparerai a fare, dopo aver letto questo articolo, è attuare delle strategie per capire se effettivamente il tuo bimbo di 2 anni capisce tutto, anche se non parla.
Nel corso dell’articolo, inoltre, troverai i riferimenti ai migliori libri per stimolare il linguaggio dei bambini.
Infine, troverai la risposta al dubbio che ti assale, ovvero: “Quando devo iniziare a preoccuparmi se il bambino non parla?“.
Insomma, troverai molto di più della classica “pacca sulla spalla” e della massima “Stai tranquilla, ogni bambino è a sé!”.
Allora cominciamo questo breve ma intenso viaggio alla scoperta di cosa nasconde un bimbo di 2 anni che non parla ma (forse) capisce tutto.
Questo libro è un manuale dedicato ai genitori di bimbi con disturbi del linguaggio. Ma non è il vostro caso. Infatti il tuo bambino di 18 mesi o 2 anni è ancora piccolo e ha tutto il tempo per imparare a parlare. Allora perché dovresti leggerlo?
Perché se conoscerai i meccanismi che stanno dietro all’apprendimento del linguaggio, e che sono rivelati in questo libro, potrai aiutare il tuo bambino a impadronirsi delle parole, in modo più naturale e spontaneo.
Quante parole dovrebbe dire un bambino di 2 anni?
"La fattoria parlante" Libro per imparare a parlare
Sebbene ogni bambino sia a sé, come si suol dire, esistono delle tabelle sull’evoluzione del linguaggio. E un bambino di 2 anni dovrebbe dire tra le 100 e le 200 parole. Che possono arrivare a 500 entro i 2 anni e mezzo.
Ma cosa si intende per parole?
Nel caso di un bambino di 2 anni è necessario individuare dei termini che lui o lei utilizza in modo abituale, anche se non vengono pronunciati nel modo giusto.
Infatti la pronuncia esatta di alcune lettere si apprende più avanti e alcuni suoni somigliano ad altri. Quindi un bambino che dice sempre “ascio” per indicare un “sasso”, dice effettivamente una parola.
Inoltre, anche i suoni onomatopeici rientrano tra le parole. Quindi i versi degli animali o dire, per esempio, “am-am” per indicare l’azione del mangiare, o anche i rumori emessi dagli oggetti, rientrano tutti nel numero di parole che il bimbo padroneggia.
Quindi, la prima domanda da farti è questa. Se sommi tutte le parole, i versi e le onomatopee (mmm, bum, gnam-gnam,…) che il bambino ripete con costanza, raggiunge la soglia dei 100 termini? Un sì a questa domanda può già trasformare un bimbo 2 anni che non parla ma capisce tutto, in un bimbo che parla. E, quindi, dovresti già poter tirare un sospiro di sollievo.
In questo caso non ti resterà che proseguire su questa strada, proponendogli letture adatte alla sua età, parlandogli piano, scandendo bene ogni parola. E soprattutto, guardandolo negli occhi mentre gli parli, in modo che il tuo bimbo di 2 anni che ancora non parla possa vedere come muovi le labbra e la lingua.
Testi in rima o che magari usano tante onomatopee possono essere un validissimo strumento per supportarlo in questo percorso. Come, per esempio, il libro di cui parlo nel box qui sotto.
"Pimpa gioca a fare festa" Libro per imparare a parlare
L'importanza della lettura coi bambini
Quindi, il primo consiglio che ti do, per aiutare il tuo bimbo di 2 anni che non parla ma sembra capire tutto, è dedicare un po’ del vostro tempo alla lettura. Infatti questo momento solo vostro potrà aiutarl@ a concentrarsi meglio. Inoltre tanti libri per bambini sono pensati proprio per aiutarli a impadronirsi del linguaggio, in modo semplice, naturale e divertente.
E poi svilupperai la sua concentrazione e gli insegnerai ad apprezzare il silenzio.
Una cosa che ho provato e vedo che funziona per aumentare la concentrazione è leggere al buio, illuminando il libro, o solo alcuni dettagli delle illustrazioni, aiutandoti con una piccola pila. In questo modo si crea un’atmosfera suggestiva, quasi cinematografica. E il bambino resta concentrato sul dettaglio, senza farsi distrarre da altre cose. Prova per credere!
Quello che mi piace di questo libro è, prima di tutto, il fatto di essere cartonato. Lo puoi lasciare nelle mani del tuo bambino e farglielo sfogliare in autonomia.
Un’altra cosa che adoro sono i disegni, belli e colorati. Raffigurano, in modo semplice, tutta la complessità del mondo che sta intorno al bambino. E se guardi bene troverai le storie nascoste dietro le illustrazioni.
Infine ogni parola è preceduta dal relativo articolo determinativo. Non c’è solo “tavolo”, ma “il tavolo”. Sembra poco, ma non lo è 😊.
Un’altra cosa a cui prestare attenzione, mentre leggi un libro al tuo bimbo di 2 anni che non parla ma capisce tutto, è l’interpretazione.
Ovvero, il modo in cui dici le parole, il tono di voce che usi, l’alternanza di lentezza e velocità. Infatti tutti questi aspetti sono importanti sia per far percepire al bambino il modo in cui si pronuncia una determinata parola, ma anche per tenere alta la sua attenzione.
Inoltre interpretare la lettura e non limitarti solo a leggere quello che c’è scritto, divertirà anche te e renderà tutto più piacevole, per entrambi.
Se non sai da dove cominciare, ti confesso che tanti dei libri che ti consiglio vengono letti su Youtube. Puoi guardare qualche video e prendere ispirazione…
5 strategie per mettere alla prova un bimbo di 2 anni che non parla ma (forse) capisce tutto
Ma se sommando parole dette male, versi degli animali e onomatopee il tuo bimbo di 2 anni resta ancora sotto la soglia delle 100 parole, cosa devi fare? Prima di saltare a conclusioni affrettate, puoi decidere di mettere alla prova il tuo bimbo di 2 anni che non parla ma capisce tutto, per vedere se effettivamente comprende tutto ciò che gli viene detto, oppure no. Infatti i bambini, seppur piccoli, riescono da subito a mettere in atto delle strategie che li aiutano a reagire nel modo giusto, anche se in realtà non hanno afferrato il significato esatto delle parole che gli vengono dette.
Quindi devi prima conoscere le strategie con le quali un bambino può “far finta di capire” e aggirarle, per testare la sua reale comprensione del linguaggio. Ma stai tranquilla, perché non occorre essere un esperto logopedista per farlo. Infatti si tratta di 5 semplici tattiche che qualunque genitore può mettere in pratica con i propri figli.
Un libricino cartonato con finestrelle grandi. Una domanda ricorrente, ovvero “Ma dove sarà?”. E poi tante finestrelle grandi, con nomi, avverbi e preposizioni. “Sotto la gallina? Tra le foglie? Nel comò?…”
Il canarino è scappato e la sua padroncina va a cercarlo nei posti più curiosi. E alla fine lo troverà tra…
#1: Mettilo di fronte a una scelta
Spesso un bambino che deve fare una scelta, ma non capisce i termini che gli vengono offerti, tende a ripetere l’ultima parola che sente.
Quindi in un esempio tipo: “Vuoi il latte o lo yogurt?” è possibile che un bambino di 2 anni che non parla e non capisce scelga lo yogurt solo perché è stato l’ultimo termine usato.
Quindi per stabilire se il bambino effettivamente capisce basterà ripetere la domanda invertendo i termini. “Allora vuoi lo yogurt o il latte?” e vedere se ribadisce ancora la sua prima risposta, ovvero “yogurt”. Se così non fosse potrebbe essere che alla base della sua risposta non ci sia una reale comprensione della domanda.
Ma perché questo test sia efficace occorre mettere il bambino di fronte a una scelta usando esclusivamente le parole, senza avere davanti gli oggetti. Altrimenti potresti rischiare di aiutarlo focalizzando il tuo sguardo sul latte o sullo yogurt, per esempio.
#2: Chiedigli che ti dia un oggetto, sforzandoti di non guardare l’oggetto richiesto
Un bambino di 2 anni che non parla ma capisce tutto non ha difficoltà a collegare la parola all’oggetto. Quindi può rispondere correttamente a una richiesta anche senza essere “aiutato”.
Per testare questa capacità metti di fronte al tuo bambino più giocattoli e domandagli di portarti la palla, per esempio. Ma nel farlo bada a non guardare la palla, altrimenti è possibile che il bambino scelga l’oggetto giusto solo perché immagina che tu voglia ciò che stai guardando e non perché ha realmente compreso la richiesta.
Ovviamente usa oggetti con i quali il bambino ha familiarità e di cui pensi possa conoscere il nome.
#3: Rovescia la routine
"Pimpa gioca a fare festa" Libro per imparare a parlare
La ripetizione costante di azioni fatte sempre nello stesso ordine può aiutare un bambino di 2 anni a fare la cosa giusta anche se in realtà non capisce le parole che gli vengono dette. Quindi per “smascherare” una sua eventuale strategia occorre scombinare la routine.
Per esempio se la sequenza è colazione- lavaggio denti- vestizione- uscita, prova a ribaltarla. Chiedigli di andare a vestirsi quando è il momento di fare colazione. O lavarsi i denti dopo essersi vestito. Se il tuo bambino seguirà le nuove indicazioni che ha ricevuto, o si ribellerà mettendo in atto un “capriccio”, allora significa che ha capito la richiesta. Se invece tenderà a seguire la routine abituale, come se nulla fosse, è possibile che non abbia capito le tue parole.
#4: Fagli usare un oggetto in modo diverso dal solito
Lo sviluppo della parola dipende anche dallo sviluppo del corpo. Per questo alcuni suoni sono difficili da pronunciare a 1 anno, ma diventano familiari a 4, per esempio. Quindi proporre le parole “sbagliate” può generare frustrazione nel tuo bambino e convincerlo che, in fondo, non ne vale la pena.
Il gioco di carte che ti propongo tiene conto di questo fattore e raggruppa le parole in 6 fasce di età: 12, 21, 24, 27, 36 e 48 mesi.
In questo modo proporrai a tu@ figli@ solo le parole che è realmente in grado di pronunciare. E vedere che ci riesce gli procurerà la giusta dose di autostima per continuare a giocare e…imparare!
Un bimbo di 2 anni che non parla, ma capisce tutto può essere invitato a utilizzare un oggetto consueto in un modo “inusuale”. Una palla, per esempio, è normale che venga lanciata. Ma se chiedessi al tuo bambino di sedercisi sopra? O di appoggiarla sopra la sedia?
Queste sono azioni che nella testa di un bambino di 2 anni non si collegano all’uso della palla. Quindi per rispondere correttamente alla richiesta il bambino dovrà comprendere il significato dell’azione che gli hai chiesto di fare.
#5: Metti alla prova la sua comprensione del concetto di “dentro-fuori”, con oggetti fuori dall’ordinario
Se il bambino sembra rispondere bene a una richiesta del tipo “Getta il fazzoletto nella spazzatura” non significa necessariamente che abbia compreso la richiesta. Semplicemente il posto giusto per uno fazzoletto sporco è dentro la spazzatura. Quindi per verificare che il tuo bimbo di 2 anni che non parla capisce effettivamente le parole che gli dici, prova a fare richieste di questo tipo con oggetti fuori dall’ordinario.
Per esempio puoi prendere una scatola e posizionare alcuni blocchi all’interno e altri all’esterno. Poi domandagli di tirare fuori i blocchi o metterli dentro. In questo caso la risposta non è univoca, ovvero per fare la cosa giusta lui deve aver necessariamente capito la richiesta.
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Quando preoccuparsi se il bambino non parla?
Hai letto le 5 strategie da mettere in atto con un bimbo di 2 anni che non parla ma capisce tutto, o sembra capire e hai provato a metterle in pratica. Purtroppo non hanno dato i risultati sperati. Quindi la domanda successiva è: “Quando devo iniziare a preoccuparmi se il mio bimbo di 2 anni non parla? Ovvero, quando è il momento giusto per rivolgersi a uno specialista?
Un primo bilancio può essere fatto già al traguardo dei 18 mesi. Infatti a questa età il bambino dovrebbe pronunciare tra le 40 e le 50 parole. E dovrebbe comprenderne tra le 200 e le 300. Se così non fosse vale la pena mettere in pratica le 10 attività per stimolare lo sviluppo del linguaggio nei bambini. Senza fare pressioni e cercando di controllare la tua ansia.
Intorno ai 2 anni puoi “metterlo alla prova” con i 5 esercizi che ti ho indicato in questo articolo.
Se il dubbio che il bimbo di 2 anni non capisca effettivamente ciò che gli viene detto dovesse confermarsi, la cosa migliore è intervenire già ai 2 anni e mezzo.
"Pimpa gioca a fare festa" Libro per imparare a parlare
Infatti un logopedista può aiutare prima di tutto la famiglia a fare un autoanalisi del panorama comunicativo in cui è inserito il bambino e fornire preziosi consigli su come renderlo più stimolante. Tuttavia i primi interventi diretti sul bambino non potranno avvenire prima dei 3 anni. Comunque, inoltrando la richiesta di una visita specialistica a 2 anni e mezzo, si può arrivare a 3 anni avendo già un primo appuntamento, anche all’interno del servizio sanitario nazionale. Questo ha almeno 2 lati positivi, rispetto a un professionista privato. Per prima cosa rientra nel nostro sistema sanitario e il trattamento potrà essere alla portata di tutti. E in secondo luogo, sarà possibile consultare specialisti in campi diversi. Infatti è possibile che il ritardo sia legato a un problema dell’udito, per esempio. Oppure della lingua o della gola.
Ricorda che un ritardo nel linguaggio affrontato nei tempi giusti può risolversi in modo più veloce e semplice. Ma occorre tenere presenti le lunghe liste d’attesa del servizio pubblico. Anche considerando il fatto che, per questo genere di problematiche, le richieste abbondano.
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