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Mettere il neonato nella culla senza svegliarlo. Come?

Nei miei post troverai consigli, ma mai giudizi. Piuttosto una pacca sulla spalla. Perché, amica, amico, essere genitore è davvero il mestiere più difficile che ci sia! Clicca qui per conoscere la mia storia…

Anche il tuo bambino appena nato si addormenta in braccio come un angioletto e poi si sveglia non appena sente il tocco del materasso? Se è così, puoi star certa che non sei da sola! Perché questo è ciò che capita con la maggior parte dei neonati, quindi, piuttosto che l’eccezione, è la regola. Infatti riuscire a mettere il neonato nella culla senza svegliarlo è una vera e propria sfida. Tuttavia vincerla non è impossibile, ti basterà seguire i giusti passaggi e farlo con estrema empatia.

Di certo ti può essere molto d’aiuto riuscire ad abituare il tuo bambino appena nato a “essere messo giù” il prima possibile. Perché non farlo significa trovarti costretta a sostenere il peso di un bambino di anche 9 o 10 mesi per intere ore, pur di farlo dormire. E nonostante l’uso del babywearing, non è certo una passeggiata!

Ora che abbiamo individuato il problema, vediamo come mettere il neonato nella culla senza svegliarlo con pochi e semplici passaggi! 

Perché i neonati piangono quando li si appoggia nella culla?

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I bambini appena nati, pur se confusi e poco consapevoli, capiscono perfettamente di non essere in grado di cavarsela da soli. Ovvero intuiscono che la loro sopravvivenza dipende da una figura, non ben identificata, che li prende in braccio, li culla, li nutre, li copre, li cambia, eccetera. Ovvero, nella maggior parte dei casi, la mamma

Per questa ragione sentire il contatto col corpo dell’adulto li calma. Perché li rassicura sul fatto che c’è qualcuno che si prende cura di loro. E contemporaneamente il distacco li angoscia notevolmente. Soprattutto se arriva in modo inaspettato e repentino.

Quindi la prima cosa da fare è riuscire a metterti nei suoi panni, prevedendo le sensazioni che può provare un bambino appena nato. E per riuscirci, ricordati sempre che, fino a pochi giorni o mesi prima, se ne stava tranquillo nella tua pancia. Mentre adesso si ritrova circondato da suoni, rumori, figure, luci e ombre che distingue a malapena e che non conosce affatto.

Questo pensiero ti aiuterà per riuscire ad appoggiare il tuo bambino a letto o in culla senza svegliarlo e senza allarmarlo. Ma l’empatia che avrai sviluppato ti aiuterà sempre nel tuo ruolo di genitore, da ora che è nato fino a che sarà adulto. 

Allora vediamo insieme i 7 passaggi per mettere il neonato in culla senza svegliarlo!

Mettere il neonato a letto senza svegliarlo: i 7 passaggi per farlo in modo efficace

#1. Per forza la culla? E se gli facessimo già il lettino?

Certamente la notizia dell’arrivo di un bebè fa apparire, nella testa di un futuro genitore, l’immagine di una culla. Tuttavia questa non è l’unica soluzione. Infatti un vero e proprio letto potrebbe sostituirla egregiamente. Ovviamente questa opzione è plausibile solo nel caso esista uno spazio adatto a ospitarlo. Quindi una cameretta dedicata al bambino o una camera matrimoniale di dimensioni veramente importanti. Ma, con il giusto spazio a disposizione, può essere una buona idea decidere di usare un vero e proprio letto, più basso dello standard, al posto della culla, almeno per i riposini diurni. E, quindi, lasciare la culla, la next to me o il co-sleeping solo per la nanna notturna. Ovvero quando il bebè è tendenzialmente più propenso a essere appoggiato.

Ma perché? Guardando più in là, quindi a un bambino di 6-7 mesi, questa scelta gli permetterà di sperimentare la propria autonomia e sviluppare le sue capacità motorie più in fretta. Potendo salire e scendere da solo dal suo letto, ancora prima di imparare a camminare! 

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Ma durante i primissimi mesi di vita, l’uso di un lettino basso potrà aiutarti ad appoggiare il tuo neonato mantenendo il contatto con lui o lei il più a lungo possibile. Quindi senza avere sbarre o impedimenti di alcun genere che ti obblighino a staccare il contatto, prima che il bebè sia pronto. E, come vedremo, questo è un punto fondamentale per mettere un neonato nella culla senza svegliarlo.

Come realizzare un lettino basso?

Per farlo puoi decidere di stendere un materasso a diretto contatto col pavimento. Ma non è detto che questa sia l’unica soluzione possibile. Per esempio, puoi acquistare un giroletto economico e tagliare le gambe in corrispondenza del longherone. In questa maniera otterrai un letto alto 20-30 centimetri da terra, quindi del tutto “scalabile” anche da un neonato di 6 o 7 mesi. Infine puoi optare per un “letto montessoriano” che ha già tutte le caratteristiche necessarie e un’estetica che può competere con le culle più deliziose!

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Tuttavia anche culle, lettini e next to me hanno la possibilità di avere un lato aperto. Quindi questo può comunque tornarti utile per mantenere il contatto col neonato il più a lungo possibile. L’unica accortezza è che il meccanismo per risollevare le sbarre non sia così rumoroso da svegliarlo e, quindi, vanificare tutti i tuoi sforzi. 

Oppure ti basterà togliere il materasso dal lettino o la culla e stenderlo a terra, per ricreare la condizione ottimale senza particolari sforzi. L’unico consiglio è quello di stendere prima un tappeto, in modo da isolare il materasso dal freddo del pavimento, almeno in inverno e in mancanza di pavimenti riscaldati. 

Insomma, spazio all’immaginazione!

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#2. Seguire la “routine del distacco graduale” per il tempo necessario

Come già anticipato, un neonato che si sveglia appena viene “messo giù” deve risolvere un’insicurezza profonda. Ovvero la sua paura di essere abbandonato. Quindi prima di affrontare il discorso su come mettere un neonato nella culla senza svegliarlo, occorre lavorare sul legame mamma-bambino. In modo da generare nel neonato quella sicurezza che gli permetta di capire che l’adulto continua a esserci, anche dopo aver staccato il contatto. Per farlo puoi seguire il “metodo del distacco graduale“.

“Sei stanca. Anzi, sei esausta. Vorresti tanto poterti sdraiare cinque minuti e dormire mentre il tuo bebè fa la nanna. Ma c’è un problema. Ovvero, il tuo neonato vuole dormire solo in braccio a te, addosso alla mamma. E appena cerchi di appoggiarlo in culla comincia a suonare come la sirena dell’ambulanza nel traffico di punta di Milano…”

#3. Scaldare le lenzuola prima di appoggiarlo

Come abbiamo visto la cosa che più infastidisce un neonato e lo fa svegliare nel momento in cui lo appoggi in culla, è lo sbalzo improvviso di temperatura. Per questo occorre prevedere e ridurre il più possibile gli sbalzi di temperatura repentini, dal caldo delle tue braccia al freddo del letto.

Anche in questo caso torna utile l’indicazione di usare un letto, o il materasso della culla appoggiato a terra, al posto della culla stessa. Infatti il modo migliore per scaldare le lenzuola è certamente quello di sedercisi sopra per qualche minuto, prima di procedere a sdraiare il neonato. Ma puoi anche lasciare una borsa dell’acqua calda prima di cominciare l’addormentamento. Anche se questo prevede una certa “progettualità” che con i bambini appena nati non è sempre possibile!

Invece, nel caso il tuo bebè si fosse addormentato tra le tue braccia, mentre eri seduta sul letto, il tuo corpo avrà già scaldato a sufficienza la superficie sulla quale lo appoggerai. 

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#4. Come appoggiarlo sul letto

Adesso è finalmente arrivato il momento di capire come mettere un neonato nella culla senza svegliarlo.

Il contatto tra il corpo dell’adulto e quello del bambino genera calore. E per far si che il neonato non si svegli, il suo corpo deve passare dal caldo alla temperatura ambiente nel modo più graduale possibile. Staccando il contatto un po’ alla volta.

La prima cosa da fare è appoggiare il sedere del bambino sul materasso, poi sarà la volta delle gambine. E solo alla fine la testa.

Ma bada bene a compiere tutti questi passaggi senza staccare il contatto dal suo corpo. Di conseguenza, per sdraiarlo sul lettino, ti troverai a tua volta sdraiata su di lui o lei.

Quando il bebè avrà toccato il letto, è il momento di “sfilare” le tue braccia da sotto il suo corpicino. Per prima cosa sfila con cautela il braccio che sorregge le gambine.

Una volta liberata la prima mano, infilala sotto il collo del piccolo. In questo modo sorreggerai sia la nuca che il collo, per dargli maggiore stabilità. Quindi sfila la mano da sotto la nuca, continuando a tenere fermo il collo. E per ultima cosa sfila la mano da sotto il collo. Mentre lo appoggi, però, controlla sempre le gambine e le braccine, in modo che non subiscano cadute improvvise che lo possano svegliare di soprassalto.

#5. Staccare il contatto

Durante tutti i passaggi il tuo corpo e quello del tuo bebè saranno ancora molto vicini, anche se non del tutto a contatto. In questo modo il calore si sarà gradualmente attenuato e il bambino sarà pronto a raggiungere la temperatura ambiente senza risultarne infastidito. Quindi piano piano alzati, lasciando il bambino sul materasso.

Il consiglio di scegliere un materasso ortopedico in schiuma ad alta densità tornerà utile proprio in questo momento. Infatti isolerà il piccolo dalle vibrazioni che inevitabilmente produrrai nel momento del distacco e della discesa dal letto.

#6. Dargli dei colpetti sul petto o il sedere, a seconda dell'età

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Se il bambino è molto piccolo l’indicazione è quella di farlo dormire a pancia in su. Quindi se dovesse dare segno di svegliarsi basterà dargli dei leggeri colpetti con la mano sul petto. Il ritmo monotono finirà per calmarlo.

Se invece il bambino è già più grande e riesce a girarsi in modo autonomo il rischio di soffocamento non sussiste più. Quindi è possibile fare una manovra più azzardata, ma incredibilmente efficace. Una volta sdraiato a terra a pancia in su afferralo per le spalle e fallo ruotare portandolo a pancia in giù. Questa manovra dovrà essere repentina e molto probabilmente lo infastidirà. Tuttavia la posizione a pancia in giù è molto più comoda per loro. Tanto è vero che spesso i bambini più grandi la assumono in modo autonomo. Inoltre in questa posizione sarà possibile dargli degli schiaffetti sui glutei. Questa manovra li rilassa in modo inaspettato. Quindi la nanna avrà una durata più lunga.

Inoltre se durante il sonno il bambino si lamenta, ma si capisce che ha ancora bisogno di dormire, gli si può dare dei leggeri colpetti sui glutei, per farlo rilassare.

#7. Usare cuscini o asciugamani arrotolati per sostenere le gambe

Questo consiglio è per i bambini addormentati al seno già sdraiati. Durante la poppata è possibile che il bambino appoggi le gambine sulla pancia della mamma e finisca per addormentarsi. Evidentemente questa posizione gli è congeniale. Allora perché non aiutarlo a mantenerla anche dopo che ti sarai alzata? Quindi un altro consiglio può essere quello di prepararsi dei cuscini o degli asciugamani arrotolati e tenerli vicino mentre stai allattando. Quando è il momento di staccare il contatto li puoi usare per continuare a sostenere le sue gambe nella posizione che lui o lei ha scelto prima di addormentarsi. Trattandosi degli arti inferiori questi elementi non inducono il rischio di soffocamento nel sonno. Ma aiuteranno il piccolo a sentire meno possibile il distacco. E quindi a non svegliarsi.

Conclusione

La scelta del letto giusto, l’attenzione alla routine e il distacco graduale sono ingredienti fondamentali per mettere un neonato nella culla, o a letto, senza svegliarlo.

Anche se può sembrare complicato in realtà è più facile farlo che dirlo! E poi ogni bambino è a sé, quindi puoi partire da queste indicazioni generali e adattarle ai bisogni del tuo bambino in particolare.

Infatti la cosa importante è riuscire a metterti in contatto con i sentimenti di queste fragili creature. E ciò che li accomuna tutti è il bisogno primordiale di sentirsi protetti e accuditi.

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