Far appassionare i bambini piccoli ai colori non è sempre facile. Perché, con questi cuccioli 2.0, occorre proporre attività che competano con TV, cartoni e tablet. Ma i bambini sono sempre bambini. E a tutti piace pasticciare, sporcarsi e fare qualcosa che “lasci il segno”. Per questo i colori a dita possono essere una buona idea per appassionarli al colore.
Ma cosa sono esattamente i colori a dita?
Si tratta di tempere colorate che il bambino può tranquillamente stendere con le mani, perché hanno la caratteristica di essere molto pastosi e gradevoli al tatto. Ma può anche cimentarsi con pennelli, stampini o altri strumenti fai da te, come vedrai più avanti, nell’articolo.
Inoltre se si sporca i vestiti che indossa o il tavolo su cui “crea”, non c’è da preoccuparsi. Infatti si lavano facilmente con un po’ di acqua e sapone.
Il tuo bambino ha la pelle delicata o temi che possa ingerire i colori, mentre “pasticcia”?
In commercio esistono colori a dita garantiti atossici. Per una sicurezza a 360°. E in questo cofanetto trovi 12 tubetti di colore, pennelli di varia grandezza, spugne, tavolozza e carte da colorare… direi: un buon inizio!
Perché i colori a dita funzionano per stimolare i bambini a colorare?
I colori a dita sono un’ottima attività da proporre a bambini dai 2 – 3 anni in su, perché hanno tutte le caratteristiche che possono attrarre dei bambini ancora piccoli.
Ovvero:
- Ci si può sporcare le mani, i vestiti, la faccia e, se la mamma è di larghe vedute, anche i mobili!
- La maggior parte dei colori lasciano un segno deciso sul supporto scelto. Che sia cartoncino, legno, un foglio di carta o qualunque altra cosa. Anche un vecchio oggetto che non si usa più. Basta che non sia di plastica. In questo modo la soddisfazione di colorare supera di gran lunga l’esperienza dei pastelli, per esempio. Perché per lasciare un segno non occorre passare troppe volte sul foglio.
- Si possono mescolare, creando nuove varianti di colore che poi, alla fine, terminano sempre con la creazione di ” 100 sfumature di grigio”. Infatti se li si lascia sperimentare il foglio finirà per essere ricoperto da una densa fanghiglia grigiastra. Ma anche questo potrebbe non essere un male. Come scoprirai, andando avanti a leggere.
Che lavoretti proporre usando i colori a dita?
Se parliamo di bambini ancora piccoli, ovvero tra i 2 e i 3 anni, è inutile partire con l’idea di creare dei “capolavori” di lavoretti. Infatti avere aspettative alte ci condurrà inevitabilmente alla frustrazione, vedendo che, alla fine, il bimbo in questione desidera solo pasticciare e sporcarsi.
Quindi il consiglio che mi sento di dare, per stimolare i bambini di 2 – 3 anni a colorare con i colori a dita è quello di lasciarli fare.
Quindi mettiti di fianco a lui o lei e usate un bel supporto grande. Per esempio un cartone da imballaggio. In questo modo potrete lavorare entrambi, sporcarvi e divertirvi insieme.
Infatti se il bambino dovesse percepire l’attività con i colori a dita come una costrizione, finirebbe per abbandonarla.
I “lavoretti” che usciranno da questi primi esperimenti con i colori a dita segneranno nel bambino una bella esperienza che vale la pena ripetere. Magari con qualche miglioria…
Siete arrivati alla soglia dei “terribili 2“? e non sai più che pesci prendere? Urli, poi ti senti in colpa e non ottieni alcun risultato?
Scopri cosa sono i capricci e come fronteggiarli nel modo più efficace possibile.
Detto ciò, l’idea di scrivere questo articolo mi è venuta di getto, dopo un’esperienza particolarmente soddisfacente con il mio bambino di 3 anni.
Erano già un paio di volte che ci cimentavamo con i colori a dita, senza particolari ambizioni artistiche. Poi, qualche giorno fa, stavo pigramente curiosando su Pinterest, quando mi sono imbattuta in una serie di video su come realizzare quadri di grande effetto, usando tecniche semplici e strumenti “casalinghi”.
A quel punto, nella mia mente, ha cominciato a prendere forma l’idea di proporre a Y., mio figlio, un salto di qualità e provare a creare, insieme, un vero “quadro”. E il risultato che ne è uscito ha stupito me, per prima!
Fiori di campo stilizzati su sfondo indefinito...ma tendente al grigio
Questo è il risultato di qualche ora di lavoro. L’effetto finale è veramente soddisfacente, se si pensa che tanti dettagli sono nati per caso. Ovvero bilanciando, di volta in volta, le spinte più istintive di Y. (3 anni), con il progetto che avevo, a grandi linee, in mente io.
Così ho pensato di “scomporre” la nostra attività in fasi ripetibili. In questo modo potrai decidere di cimentarti nello stesso disegno. Oppure potrai partire dagli stessi strumenti che abbiamo usato noi, per creare qualcosa di diverso. O, ancora, cambiare tutto, strumenti e soggetto, e creare qualcosa di totalmente nuovo!
#1. Preparare qualche strumento "fai da te" che funga da stampino
Mettere a disposizione del tuo bambino degli stampini, è il modo migliore per arrivare a un buon risultato, col minimo sforzo.
E non è detto che spendere soldi in prodotti già fatti sia l’idea migliore. Infatti ciò che vi serve, probabilmente, è già in casa vostra!
Quali strumenti preparare?
Le idee possono essere infinite. Noi abbiamo usato:
- Il fondo in faesite di una vecchia cornice
- Un quadrato di pluriball
- 4 cotton fiocc, tenuti insieme da un nastro di scotch di carta
- Il cartoncino interno di un rotolo di carta igienica, con un fondo tagliato a raggiera.
- Colori a dita di diversi colori
- Un asciugacapelli
i 3 colori primari, più il bianco, il nero e il verde. Ogni barattolino contiene 100 ml di prodotto. Sufficiente per tanti “attacchi d’arte”. Si lava facilmente dalle mani e anche dai vestiti. Sebbene sia meglio coprire il tavolo con una tovaglia di plastica, se dovesse macchiare i mobili o il pavimento, si lava via con una spugna bagnata.
#2. Preparare lo sfondo
Questa prima fase è la migliore per permettere al bambino di pasticciare come preferisce. Infatti la prima regola è: non ci sono regole!!!
Stendi i colori uno alla volta, oppure tutti insieme. Poi gratta con una spatolina, con del cartoncino. Imprimi l’impronta della sua manina e anche della tua manona.
Tutto è permesso!!
Tanto ciò che fate, insieme, diventerà lo sfondo del disegno vero e proprio. E più dettagli ci saranno, migliore sarà l’effetto finale.
L’unica accortezza, prima di passare al disegno, è quella di asciugare il colore con un asciugacapelli. In questo modo eviterete di mescolare i colori dello sfondo con quelli del ” soggetto” principale.
#3. Il rotolo di carta igienica è finito? Non buttare il cartoncino!
Hai mai pensato che il cartoncino di un rotolo di carta igienica potrebbe aiutarti a disegnare dei fiori? Ma anche dei fuochi d’artificio e chissà che altro! Infatti basterà tagliare il fondo a raggiera, aprirlo, stendere il colore sui raggi con le mani e poi usarlo come stampino.
A noi sono usciti dei fiori, ma lo abbiamo scoperto solo alla fine.
Infatti all’inizio, il cartoncino era un razzo pronto per la partenza!
Dopo aver steso il colore a dita sui raggi, lo appoggiavamo sul supporto.
Y. ci metteva sopra la manina e facevamo il conto alla rovescia, mentre io premevo velocemente i raggi, per imprimere il colore sul supporto.
5…4…3…2…1…Partenza!!!
E il razzo volava alto nel cielo!
Abbiamo fatto partire, così, tanti razzi. I colori si sono mischiati, uno dentro l’altro. E questo ha contribuito a creare un effetto davvero artistico.
La confusione che crea armonia
Gli strati sottostanti creano un effetto sfumato che dona al fiore un aspetto artisticamente indefinito.
Ma per mettere un po’ di ordine, è meglio asciugare gli altri strati, prima di imprimere il colore definitivo.
#4. Colorare il centro dei fiori con i cotton fiocc
I raggi del cartoncino hanno creato i petali. Ma il centro del fiore continuava a mostrare il colore dello sfondo. Come fare per creare l’effetto dei pistilli?
Niente di più facile. Basta prendere 4 o più cotton fiocc, legarli insieme con un nastro di scotch di carta. Quindi intingerli nel colore e tamponare, tamponare, tamponare!
Tamponando il cotton fiocc imbevuto di colore, si ottiene un effetto puntinato, ma a tinta unita. Se vuoi “esagerare”, potresti creare delle zone d’ombra in nero e dei punti di luce in bianco.
Ma ammetto che, nella creazione del chiaro-scuro il bambino di 3 anni ha avuto un ruolo che definirei “marginale”!
#5. Un quadrato di pluriball per creare l'erba del prato
Chiaramente l’erba non ha nulla a che vedere con la superficie del pluriball. Però l’effetto finale mi ha molto convinta. E, soprattutto, mi piaceva l’idea di far colorare a Y. le bolle di plastica, con le dita.
Una volta steso il colore, abbiamo usato il pluriball come stampo. Prima col verde, poi col blu e, per finire, dei tocchi di bianco e giallo nella parte alta, per dare degli effetti di luce.
Conclusione
Quando abbiamo finito Y. era entusiasta. E io più di lui. Infatti mai mi sarei immaginata di arrivare a un risultato simile usando dei colori a dita, qualche supporto improvvisato e, soprattutto, un bambino di 3 anni come aiutante.
La cosa più bella è che lui si è divertito, senza frustrazione. E ora il nostro quadro è stato appeso in cameretta!
Certamente il risultato finale che abbiamo raggiunto con i colori a dita non avremmo potuto ottenerlo con nient’altro. Né i pastelli, né i pennarelli. Per questo, se ti stai domandando come stimolare il tuo bambino a colorare, ti suggerirei di partire proprio dai colori a dita. Lasciando spazio alla sua immaginazione, ma soprattutto al suo istinto. Infatti, come hai visto, basterà mettergli a disposizione gli strumenti giusti, per ottenere un’opera d’arte che…non ha prezzo!