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Cameretta stile montessori. Come deve essere e da quando usarla

Nei miei post troverai consigli, ma mai giudizi. Piuttosto una pacca sulla spalla. Perché, amica, amico, essere genitore è davvero il mestiere più difficile che ci sia! Clicca qui per conoscere la mia storia…

Hai sentito tanto parlare del metodo montessori e degli effetti positivi che avrebbe sullo sviluppo dell’autonomia dei bambini, fin dalla primissima infanzia. Così hai pensato che, dovendo arredare la sua cameretta, potrebbe essere una buona idea pescare qualche consiglio dal Metodo. Tuttavia hai le idee confuse su come dovrebbe realmente essere una cameretta stile montessori.

Tranquilla. In questo articolo troverai le risposte alle tue domande su come arredare una cameretta stile montessori, da quando usarla e come sfruttare al meglio le sue potenzialità per avere uno spazio stimolante, ma anche bello, a un prezzo ragionevole.

Quanti anni ha il tuo bimbo o la tua bimba?

Se sei diventata mamma da 1 mese, 1 anno o 10 anni. O lo diventerai a breve, ricorda che non è mai troppo presto o troppo tardi per cominciare a formare le tue competenze di genitore.

I buoni libri ti aiuteranno a essere una mamma o un papà migliore. E segnare in positivo il futuro dei tuoi figli!

Sei stanca dei manuali generici sul metodo montessori? Allora questo libro fa per te. Dentro troverai indicazioni pratiche su come applicare, nella vita reale, l’educazione montessori.

Come organizzare la cameretta e la casa in generale, come sviluppare in tuo/a figlio/a il senso di “ordine” fin dalla più tenera età, le attività da proporre, in relazione allo sviluppo del tuo bebè e tanto altro ancora. Insomma, il miglior manuale pratico per crescere un bebè montessori.

Cameretta stile montessori linee guida

Se decidi di arredare la cameretta in stile montessori, troverai sulla tua strada una miriade di arredi che sembrano essere “indispensabili”. Tuttavia, prima di acquistare a caso, è meglio che tu conosca i principi generali del metodo montessori, quando si parla di arredi. E, fortunatamente, si possono sintetizzare in soli 3 punti:

  • La cameretta in stile montessori deve essere “a misura di bambino
  • Deve essere un luogo sicuro da esplorare
  • Deve cambiare, crescere e modificarsi man mano che il bambino stesso cresce, cambia e si modifica.
Solo rispettando questi 3 punti chiave sarai certa di fornire al tuo bambino un luogo che lo aiuti a sviluppare la sua autonomia e, di conseguenza, la sua autostima.

Quando il bambino comincia a crescere si aprono nuove sfide per i genitori.

La costruzione del carattere e la consapevolezza di sé  si traducono, spesso, in urla, capricci e crisi isteriche

Come superare e gestire tutto questo?

Con questo libro scoprirai come stabilire i limiti, organizzare gli spazi, tenere occupato il tuo bimbo o la tua bimba con attività coinvolgenti.

#1. Come deve essere una cameretta stile montessori: a misura di bambino

In pratica cosa significa che una cameretta stile montessori deve essere a misura di bambino?

Semplicemente ogni arredo deve essere più piccolo di un arredo normale e facilmente accessibile per un bambino, in relazione alla sua altezza. 

Per esempio il letto. Dovrà avere delle dimensioni “scalabili” da un bambino. E, a seconda dell’età, potrà essere solo un materasso a terra, per i neonati. Oppure un lettino basso per bambini più grandicelli.

O il tavolino, per esempio, deve avere le dimensioni giusti perché il bambino ci si possa sedere e possa lavorarci in assoluta autonomia. E così via per ogni elemento. La libreria, l’appendiabiti, il mobile porta giochi, eccetera.

In questo modo la cameretta stile montessori diventerà anche un luogo sicuro, in cui lasciare massima libertà di esplorazione al bambino.

Dagli anni 70 a oggi questo è il libro universalmente riconosciuto come IL MANUALE DEL GENITORE. 

Utile da leggere in gravidanza, o quando il bambino è ancora piccolo, per prepararsi ad affrontare le sfide che verranno.

Ma indispensabile per genitori di bambini dai 3 anni in su!

#2. La cameretta stile montessori cresce insieme al bambino

Ma un neonato, per esempio, non avrà bisogno di un appendiabiti. Così come un bambino non avrà bisogno di uno specchio a parete con sostegno o una poltrona per allattamento.

Ed è per questo che, secondo il terzo principio di una cameretta stile montessori, lo spazio privato di un bambino deve poter crescere e modificarsi in relazione alla crescita del bambino stesso.

#3. Uno spazio razionale per creare autonomia

Mobili e complementi a misura di bambino, ma anche un modo razionale di sistemare gli oggetti. E uno spazio sicuro da esplorare e in cui mettere alla prova le sue capacità sono la chiave per crescere un bambino autonomo.

Infatti lo aiuteranno ad affrontare il passaggio dalla dipendenza totale dei primissimi mesi di vita, alla collaborazione e, infine, all’autonomia. 

Come realizzare una cameretta stile montessori

Che cosa troverai nel libro?

  • Come aiutare i bambini ad affrontare i loro sentimenti
  • Come favorire la collaborazione
  • Le alternative alle punizioni
  • Come promuovere l’autonomia
  • Liberare i bambini dai ruoli prefissati

E altro ancora!

Immagino avrai già intuito che i “must have” di una cameretta stile montessori non sono validi per tutta la durata dell’infanzia. Infatti cambiano a seconda dell’età del bambino. E ciò a cui dovrai fare attenzione dipende dalla fase in cui si trova, attualmente, tuo figlio o tua figlia.

#1. La cameretta del neonato

La risposta alla domanda: “Da quando si può usare una cameretta stile montessori” è “Fin dalla nascita”.

Infatti non è mai troppo presto per fornire al bambino uno spazio in cui sperimentare e crescere.

Il bebè nasce in uno stato di completa inconsapevolezza. Quindi dipenderà dagli adulti riuscire a formare nella sua testa i concetti di ritualità e ordine. E lo spazio che metterai a disposizione potrà essere il tuo alleato o, al contrario, il tuo peggior nemico.

Vediamo insieme le cose da considerare quando decidi di arredare una cameretta stile montessori per il tuo neonato appena nato.

***Differenziare gli spazi***

Se hai la fortuna di poter dedicare una stanza intera al tuo bebè in arrivo o appena nato, tieni presente la necessità di “differenziare gli spazi”. In questo modo ogni zona della cameretta sarà dedicata a un’attività precisa.

Quali sono le zone da considerare?

  • La zona dove dormire
  • La zona dove “giocare
  • La zona del “cambio
  • La zona dell’allattamento
Se, invece, non hai ancora un’intera stanza da destinare al tuo bebè, potrai comunque ricreare queste aree in stanze diverse della casa.

***Qualche idea sulle attività da proporre al tuo bebè montessori***

Potrebbe sembrare che un neonato appena nato non sia in grado di fare nulla.

In questo libro, invece, troverai tante attività da proporre al tuo bebè, fin dai primissimi giorni di vita.

E scoprirai che anche gli spazi che metti a sua disposizione possono diventare un buon pretesto per occuparlo in attività interessanti e formative.

 

I neonati non sanno trascorrere del tempo in autonomia. Tuttavia, per quanto realistica, questa affermazione può non essere del tutto vera. Infatti con la giusta attività anche un neonato molto piccolo può rimanere incantato e attivo per diversi minuti, in completa autonomia.

Le giostrine montessori, per esempio, sono la primissima attività che permette al bambino di allenare le sue competenze motorie, fin dai primissimi giorni di vita.

Si tratta di una serie di giostrine che vanno proposte in periodi diversi, durante i primissimi mesi di vita. E poi ruotate, per non generare noia nel bambino.

Queste in foto sono esattamente le 4 giostrine progettate da Maria Montessori per i neonati appena nati. Proposte nella giusta sequenza hanno la capacità di canalizzare l’attenzione del bebè per diversi minuti e, contemporaneamente, sviluppare le primissime competenze del bebè in termini di vista e coordinazione.

Le puoi realizzare a mano, oppure comprarle già realizzate in un materiale adatto alle manine tutt’altro che delicate del tuo bebè…

Intorno ai 6 mesi, quando il bebè comincia a stare seduto da solo, potrai sostituire la palestrina con un gioco semplice quanto coinvolgente. Ovvero il labirinto con perline colorate da muove e trascinare.

Sviluppa il senso della vista, la coordinazione occhio-mano, il senso dell’udito, la curiosità e, soprattutto, potrai vederlo/a giocare da solo/a, in sicurezza per diversi minuti.

Intorno ai 12 mesi nella tua cameretta stile montessori, appoggiato sullo scaffale porta giochi, non potrà mancare il cubo multifunzione. La pallina entra nel buco ed esce dal cassetto. Le formine entrano nelle cavità solo se le giri in un certo modo. I colori non sono tutti uguali, La monetina entra nella fessura e poi scompare. Che fine avrà fatto?

I giochi pensati da Maria montessori sono piuttosto semplici, ma intercettano, attivano e soddisfano la curiosità dei bambini piccoli

Questo particolare cubo multi attività racchiude in un solo gioco diverse attività che si rifanno direttamente alla filosofia montessori.

Inoltre è in legno, liscio e con angoli smussati, per giocare in sicurezza.

***Complementi d'arredo da inserire nella cameretta del bebè***

Uno degli elementi distintivi dell’educazione montessori nei primissimi giorni e mesi di vita è il “topponcino“. Ovvero un piccolo materassino portatile su cui adagiare il bebè. La comodità è che il bebè non dovrà essere spostato per passare dall’allattamento alla nanna e questo renderà più semplice appoggiarlo sul suo materassino a terra.

Può anche essere usato come supporto durante il gioco con le giostrine e, all’occorrenza, può essere sfoderato e lavato.

Il sesto mese di vita del bebè è indicato dall’OMG come il  momento per cominciare lo svezzamento, almeno in linea generale.

Per una cameretta stile montessori a misura di bambino non si può trascurare la presenza di un tavolino basso su cui far sperimentare al bambino i primi sapori. Magari in maniera autonoma e in forma di autosvezzamento.

E naturalmente il tavolino farà la sua comparsa in cameretta a partire dal sesto mese. Ma potrà essere utilizzato anche più avanti per la merenda, magari. Oppure per i travasi o qualsiasi altra attività da svolgere seduti.

Tavolino con superficie liscia e lavabile. Ma se lo ruoti diventa una comoda lavagna. E sotto al piano removibile puoi raccogliere le costruzioni, o la sabbia per i travasi.

Infine anche le seggioline nascondono dei piccoli porta oggetti.

#2. La cameretta del bambino piccolo (Da 1 a 3 anni)

In questa fase il bisogno di esplorare diventa sempre più impellente. Senza contare che le attività si fanno via via più complesse. Di conseguenza anche gli spazi si arricchiranno di complementi a misura di bambino. Quindi contenitori che il bambino possa raggiungere da solo. Da cui possa prendere ciò che occorre e in cui sia in grado di riporre gli oggetti, una volta terminato il gioco.

*** Il lettino basso montessori***

Quando il bambino sarà cresciuto, potrai decidere di sostituire il materassino a terra con un lettino basso

Questi letti hanno la caratteristica di non avere gambe o di averne di molto basse. In questo modo il materasso resta a un’altezza scalabile anche per un bambino di 18 mesi.

Oggi come oggi la proposta commerciale comprende lettini bassi dalle linee minimali, ma di sicuro effetto. Per esempio lettini bassi a forma di  casetta o di capanna. E queste forme semplici si prestano bene a essere decorate con altri elementi, come per esempio delle file di piccole luci o elementi pendenti di vario genere.

Non il solito lettino “traballante”. Ma una solida struttura e una finitura di pregio per un lettino basso che potrà accompagnare il tuo bambino o la tua bambino per tanti anni. 

Infatti, oltre alla misura “ridotta” da 70 x 140 cm, c’è la proposta di un lettino singolo standard da 90 x 190 cm.

 

Lettino basso in stile cottage di montagna. Legno di pino in colore naturale. Lavorato e reso liscio al tatto, in modo da risultare sicuro al 100%.

Anche in questo caso puoi scegliere tra più misure, compreso il singolo standard da 90 x 190 cm.

*** Lo scaffale per riporre i giochi***

La cameretta stile montessori di un bambino piccolo dovrà mantenere la caratteristica di avere uno spazio diverso per ogni attività. Quindi anche il gioco dovrà trovare un suo angolo.

Per questo scopo andrà benissimo uno scaffale basso, con o senza ante, in cui sistemare alcuni giochi del bambino. Ma non tutti.

E gli altri giochi? Dove li mettiamo? 

Non è necessario spendere cifre esorbitanti per avere un mobile “montessori”. Tutto sommato “Montessori” non è una marca, ma una filosofia pedagogica. Quindi il mobile in questione potrebbe essere una semplice libreria a cubotti, fissata al muro.

Perché propongo un modello alto? Se il bambino piccolo ha un fratello o sorella maggiore, i ripiani alti potranno ospitare tutto ciò che il piccolo di casa non può toccare…

Se, invece, cerchi un mobile che sia più in linea con l’estetica di una cameretta, allora puoi decidere per uno scaffale combinato come questo.

In un solo elemento d’arredo hai delle mensole per esporre pochi giochi da ruotare nel tempo, le ceste per i giochi più piccoli e uno spazio di libreria frontale

A cosa serve una libreria frontale? Vai avanti a leggere e lo scoprirai.

*** Le ceste per i giochi***

Sugli scaffali potrai riporre i giochi più grandi. Ma la collezione di mattoncini? I tanti pupazzetti piccoli? Oppure le macchinine?

Questi giochi più piccoli creerebbero confusione negli scaffali. Per questo è meglio tenere anche delle ceste

Tuttavia, anche in questo caso, le ceste vanno differenziate. Potrai quindi scegliere ceste di diverso colore, oppure con coperchi diversi o con dimensioni diverse. Ma la cosa importante è che i giochi piccoli vengano suddivisi con razionalità.

Un altro elemento curioso che potresti usare sono i carrellini. In questo modo il bambino potrà portare i suoi giochi da una stanza all’altra senza creare confusione. 

In commercio esistono ceste porta giochi davvero eccezionali. Con decorazioni cartoon che ne fanno degli oggetti incantevoli. Tuttavia per il nostro scopo possono bastare delle semplici scatole in plastica trasparente con coperchio

Di solito di usano per il cambio stagione, ma qualche sticker potrà trasformarle in ottimi contenitori per la cameretta a un costo davvero abbordabile

*** La libreria frontale***

Ma i giochi non sono l’unico passatempo che si può proporre a un bambino. Infatti il contatto precoce con i “libri” è molto importante per sviluppare la curiosità nel bambino. Anche se non sa ancora leggere.

A seconda dell’età potrai decidere di mettere a sua disposizione libri in cartone o libri con pagine in carta. E aumentare, pian piano, la quantità di testo. In questo modo allenerai anche la sua capacità di attenzione.

La cosa importante è che il bambino possa raggiungere i libri in autonomia, li possa sfogliare, giocarci e, poi, rimetterli al suo posto.

Per questo sono state progettate le “librerie fontali”. Ovvero scaffali bassi che permettono al bambino di vedere non il dorso del libro, ma la sua copertina. Inoltre, avendo un’altezza limitata, sono facilmente raggiungibili anche da un bambino piccolo.

La libreria frontale è come questa in foto. Alcune sono in legno, mentre altre hanno delle tasche in stoffa, dove riporre i libri. 

Quelle in stoffa sono più belle, perché spesso le tasche formano un desegno. Ma mettendo i libri il disegno scompare. Allora perché comprerle?

Meglio una soluzione lineare, bianca, con scomparti abbastanza capienti anche per i libri più alti…

*** L'appendiabiti***

A partire dai 2 anni il bambino o la bambina cominciano a sentirsi già grandi. E questo può portare grande scompiglio in famiglia.

Magari la mattina lo devi portare a scuola, i tempi sono stretti e arrivi trafelata alla fine perché il momento di vestirsi è diventato il pretesto per continue scenate.

Fa caldo e vuole mettersi la giacca a vento. Fa freddo e vuole uscire in maniche corte. Oppure pretende di abbinare colori improponibili o mettersi, contemporaneamente, pantaloni e gonna.

Ormai, di mattina, hai il terrore di vederlo/a andare verso l’armadio e aprire le ante, perché sai che sta per cominciare il dramma!

Una soluzione a tutto questo potrebbe essere un appendiabiti a misura di bambino in cui “esporre” solo un paio di alternative tra cui lui o lei potrà scegliere. In questo modo soddisferai il suo bisogno di far valere la sua opinione, senza creare troppo scompiglio.

Non c’è bisogno che sia spazioso o ingombrante, anzi, la sua ridotta capienza fa proprio parte del gioco.

Primo perché deve essere a misura di bambino. Secondo perché non deve contenere TUTTI i suoi vestiti, ma solo una ridottissima scelta.

In questo modo si sentirà partecipe della scelta senza avere troppe alternative.

Se sei amante dei colori naturali e la cameretta del tuo bambino riflette i tuoi gusti, potrai trovare davvero interessante la proposta di Smartwood abbinata ai suoi letti in legno di pino.

Anche in questo caso l‘appendiabiti è minimalista, a misura di bambino e permette di esporre solo alcuni capi di vestiario. Solo quelli che tu deciderai di mettere a sua disposizione.

*** Lo specchio a figura intera***

Anche adesso che il tuo bambino è grandicello può fare comodo uno specchio a figura intera, per completare la cameretta stile montessori. 

Se avrai acquistato uno specchio per la cameretta da neonato, alo scopo di stimolare i suoi primi movimenti (Come suggerito nel libro “Il bebè Montessori” di Simone Devies e Junnifa Uzodike), potrai semplicemente girarlo.

Oppure acquista un semplice specchio anche senza cornice e posizionalo nei pressi della “zona di cambio”. In questo modo il tuo bambino potrà subito apprezzare l’effetto estetico della “sua” scelta di vestiti. E proverà quella giusta dose di autostima che ti permetterà di uscire di casa puntuale. Almeno la maggior parte delle volte…

Sei stanca dei manuali generici sul metodo montessori? Allora questo libro fa per te. Dentro troverai indicazioni pratiche su come applicare, nella vita reale, l’educazione montessori.

Come organizzare la cameretta e la casa in generale, come sviluppare in tuo/a figlio/a il senso di “ordine” fin dalla più tenera età, le attività da proporre, in relazione allo sviluppo del tuo bebè e tanto altro ancora. Insomma, il miglior manuale pratico per crescere un bebè montessori.

Conclusione

Eccoci arrivati al termine di questa carrellata di consigli su come realizzare una cameretta stile montessori per il tuo bambino o la tua bambina. 

Siamo partiti dall’analisi dello scopo che deve avere uno spazio progettato a misura di bambino. Poi abbiamo visto come realizzare le varie zone della cameretta stile montessori e caratterizzarle in base allo scopo che dovranno soddisfare. Infine, nel corso del’articolo, ti ho proposto alcuni prodotti “pret-a-porter” che puoi acquistare per cominciare, da subito, a realizzare la vostra cameretta stile montessori, a seconda dell’età del tuo bambino o della tua bambina. 

Spero di averti dato dei buoni spunti e se ti è piaciuto l’articolo puoi commentare qui sotto!

Il sito di Bambini in Fascia aderisce al programma di affiliazione Amazon. Quindi acquistando un prodotto, attraverso uno dei link, ricaverò una piccola percentuale sulla vendita. Ma tu ci guadagnerai la sicurezza di scegliere tra i migliori prodotti per l’infanzia. Ovvero quelli veramente necessari e che ti semplificheranno la vita, nel tuo nuovo ruolo di mamma. Perché, anche se ti senti un po’ sola e tutto ti sembra difficile, sappi che ci siamo passati tutti. Anch’io…da mamma a mamma!

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